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La morte del fruttivendolo di Partinico, i fratelli Failla: «Ci siamo solo difesi»

Gioacchino Vaccaro, la vittima
Gioacchino Vaccaro, la vittima

Si sono difesi dicendo di essere stati loro vittime di aggressione i due fratelli Leonardo e Antonino Failla, fermati stamattina da polizia e carabinieri per omicidio preterintenzionale. I due avrebbero preso a calci e pugni un fruttivendolo, Gioacchino Vaccaro, con cui avevano avuto una lite forse per una precedenza non data, a Partinico.

I Failla sarebbero stati in macchina con le loro famiglie quando hanno incrociato Vaccaro in macchina con moglie e figlio (inizialmente si era detto che la vittima camminava in strada con la moglie e aveva intimato ai due che lo avevano superato di rallentare). Forse per motivi di precedenza è nato un diverbio, gli automobilisti sono scesi e hanno cominciato a litigare violentemente. Dopo la rissa gli indagati si sono allontanati e Vaccaro e i suoi sono andati in ospedale dove il fruttivendolo, colto da malore, è morto.

I due fratelli si sono poi presentati in caserma per raccontare la loro versione dei fatti sostenendo di essersi solo difesi e che ad aggredirli violentemente era stato per primo il figlio della vittima a cui poi si era aggiunto il padre. I Failla sono figli di un giocatore di calcio del Partinico Audace molto noto in paese.

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