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La morte del fruttivendolo di Partinico, i fratelli Failla: «Ci siamo solo difesi»

Gioacchino Vaccaro, la vittima
Gioacchino Vaccaro, la vittima

Si sono difesi dicendo di essere stati loro vittime di aggressione i due fratelli Leonardo e Antonio Failla, fermati stamattina da polizia e carabinieri per omicidio preterintenzionale. I due avrebbero preso a calci e pugni un fruttivendolo, Gioacchino Vaccaro, con cui avevano avuto una lite forse per una precedenza non data, a Partinico.

I Failla sarebbero stati in macchina con le loro famiglie quando hanno incrociato Vaccaro in macchina con moglie e figlio (inizialmente si era detto che la vittima camminava in strada con la moglie e aveva intimato ai due che lo avevano superato di rallentare). Forse per motivi di precedenza è nato un diverbio, gli automobilisti sono scesi e hanno cominciato a litigare violentemente. Dopo la rissa gli indagati si sono allontanati e Vaccaro e i suoi sono andati in ospedale dove il fruttivendolo, colto da malore, è morto.

I due fratelli si sono poi presentati in caserma per raccontare la loro versione dei fatti sostenendo di essersi solo difesi e che ad aggredirli violentemente era stato per primo il figlio della vittima a cui poi si era aggiunto il padre.

Rettifica

In relazione alla notizia l'avvocato Antonio Maltese, precisando che i fratelli Antonio e Leonardo Failla non sono i figli del calciatore Filippo Failla, come riportato da una agenzia di stampa, ha fatto pervenire la seguente rettifica: "I f.lli Leonardo ed Antonio Failla, citati nel suddetto articolo, non risultano essere figli del noto calciatore del Partinico Audace Sig. Failla Filippo, come da Voi erroneamente sostenuto ma, per opportuna informazione, di altra persona con la quale intercorre rapporto di parentela". 

 

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