
«La famiglia Vaccaro stava tornando in auto da un pranzo domenicale. Alla guida c’era la signora quando la macchina di uno dei Failla, che viaggiava dietro, ha iniziato a suonare il clacson invitandoli ad accelerare. Poi li ha superati e ha bloccato loro la strada. Ne è nata una lite violenta: Vaccaro, la moglie e il figlio sono stati aggrediti. Alla discussione si è aggiunto l’altro fratello Failla, arrivato successivamente. Sono volati pugni, poi ciascuno è tornato a casa propria». È il racconto della lite stradale finita con la morte di Gioacchino Vaccaro, deceduto ieri in ospedale, fatta dai legali della famiglia.
«Tutto si è svolto a 300 metri da casa dei Vaccaro - dicono - Quando sono rientrati, Vaccaro ha detto di sentirsi male e di avere dolori alla testa e al petto. Il cognato gli ha consigliato di andare in ospedale dove è morto».
In precedenza erano circolate altre due versioni della rissa con il tragico epiloho: il rimprovero ai due fratelli che sfrecciavano in auto e la lite per una mancata precedenza.
I Failla sono stati fermati per omicidio preterintenzionale. Sulla salma verrà effettuata l’autopsia.Gli inquirenti dovranno stabilire se a causare la morte sia stato un infarto o se l’uomo sia deceduto per una emorragia interna provocata dalle lesioni.
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