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Palermo, ritrovati gli arredi sacri rubati nella chiesa di San Paolo Apostolo

Calici, pissidi e altri oggetti erano finiti nelle mani di un rigattiere, denunciato per ricettazione

La polizia di Stato ha ritrovato gli arredi sacri rubati, nel corso di un raid notturno, nella chiesa di San Paolo Apostolo, nel quartiere di Borgo Nuovo a Palermo.

«L’operazione di polizia è servita a sanare, almeno in parte, la ferita e lo sdegno arrecati che, per le modalità e l’entità del furto, si erano estesi ben oltre i confini di una comunità parrocchiale», si legge in una nota della Questura.

Qualche giorno fa, i ladri si erano introdotti nei locali della sagrestia, l’avevano messa a soqquadro ed avevano sottratto calici e pissidi contenenti le ostie consacrate, di fatto pregiudicando la possibilità di celebrare l’Eucarestia nella parrocchia, tradizionalmente frequentata da numerosi fedeli.

I poliziotti della sezione Antirapina della Squadra Mobile hanno setacciato, palmo a palmo, il quartiere battendo ogni pista, anche quella di possibili ricettatori degli arredi sacri. Quest’ultima intuizione si è rivelata vincente: le suppellettili sacre sono state ritrovate nella disponibilità di un rigattiere del quartiere. Erano all’interno di un sacchetto, calici e pissidi erano stati smontati e scomposti in un rilevante numero di componenti di ottone.

Il rigattiere, che ha asserito di averle acquistate senza la consapevolezza che fossero provento di furto, è stato denunciato per ricettazione. Indagini sono in corso per riscontrare le dichiarazioni del rigattiere e per risalire agli autori del furto.

Calici e pissidi sono stati riconsegnati a padre Garau, parroco della Parrocchia di San Paolo Apostolo, il quale ha voluto esprimere un senso di riconoscenza ai poliziotti che hanno restituito gli oggetti sacri al culto dei fedeli di un’intera comunità, ferita nell’anima, nel recente periodo, da gesti contrari ad ogni principio di legalità e senso civico.

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