
«Che devastazione. C'erano migliaia e migliaia di libri, anche antichi. Una parte della mia vita se n'è andata». È comprensibilmente provato Adelfio Elio Cardinale, sottosegretario alla Salute nel governo Monti ed ex direttore dell’istituto di Radiologia del Policlinico, preside emerito di Medicina e nostro editorialista, mentre cerca di descrivere l'angoscia per la sua casa di via Quintino Sella nel Palazzo Di Martino, che va da via Libertà a via Gaetano Daita, a pochi passi dal Politeama. È stata ridotta in cenere a causa di un incendio che, dopo essere stato spento, era ripartito un’altra volta sempre più violento, fino a far crollare il tetto e a rendere l’intero edificio inagibile.
Il rogo ha distrutto il quarto e ultimo piano che ospitava la biblioteca, sede siciliana della Società italiana di Storia della medicina, fondata dallo stesso Cardinale, un luogo di studio e memoria che custodiva un inestimabile patrimonio di volumi e documenti storici. Quello sottostante - il terzo - dove abitavano il professore e sua moglie, Annamaria Palma, ex avvocato generale della Corte d’appello, non è stato direttamente toccato dalle fiamme. «Siamo felici di essere vivi ma abbiamo perso tutto», ha raccontato tra le lacrime l’ex magistrato, abbracciata al figlio che l’ha sostenuta durante le operazioni di spegnimento, così come gli amici che hanno voluto dare un segno tangibile di affetto con la loro presenza.
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