C'è l'attraversamento con salto della siepe, ma anche il lancio del giavellotto... o meglio, del sacchetto d'immondizia sui tetti. Diverse discipline, poco olimpiche e molto urbane. Siamo a Palermo, a pochi passi dalla Fiera. In via Andrea Cirrincione i pedoni si trovano quotidianamente davanti a un percorso a ostacoli: i marciapiedi la cui ampiezza è delimitata dalle sterpaglie e, spesso, anche dai rifiuti. Solo i continui interventi di Rap impediscono che la strada si trasformi in una lunga discarica.
Non è raro vedere gli studenti - sono diverse le scuole presenti in zona - che percorrono i marciapiedi in fila indiana, costretti a destreggiarsi tra erbacce cresciute a dismisura e rifiuti abbandonati ai bordi della strada. I residenti della zona protestano da tempo, denunciando una situazione di degrado che sembra peggiorare di giorno in giorno. «Oltre all’incuria e al mancato diserbo - afferma una residente -, si aggiunge la cattiva abitudine di molti proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi dei propri animali, rendendo il passaggio ancora più difficoltoso e poco igienico».
Il problema si manifesta in tutta la sua gravità proprio a ridosso dell'ex istituto salesiano Don Bosco. Una struttura chiusa ormai da anni. La presenza di sterpaglie e sporcizia non solo rovina il decoro urbano, ma rappresenta anche un potenziale rischio per la sicurezza.
I cittadini chiedono un intervento urgente da parte dell’amministrazione per ripristinare le condizioni di vivibilità della strada. «Una maggiore attenzione alla manutenzione del verde e un rafforzamento dei controlli sullo smaltimento dei rifiuti - conclude la residente - potrebbero restituire dignità a questa parte della città, che meriterebbe di essere valorizzata anziché abbandonata all’incuria».
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