
È corretto considerare un tentato omicidio il lancio della bici che ai Murazzi di Torino, nella notte fra il 20 e il 21 gennaio 2023, ferì in maniera gravissima lo studente palermitano Mauro Glorioso. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza che ha reso irrevocabile le condanne dei tre imputati minorenni.
Secondo i giudici il mezzo utilizzato e le modalità del gesto bastano a «dimostrare l’univocità della direzione dell’azione, tesa a colpire un qualunque soggetto al fine di provocargli, alternativamente o cumulativamente, delle lesioni di qualunque entità o anche l’evento morte». Inoltre fu una iniziativa «non attuata d’impeto, ma preceduta da una fase preparatoria di cui tutti erano consapevoli».
Ai due ragazzi imputati sono stati inflitti, rispettivamente, 9 anni, 9 mesi e 10 giorni e 9 anni e 4 mesi. Alla ragazza, che non prese parte al lancio ma era insieme al resto del gruppo, sia pure a una certa distanza, sono stati inflitti 6 anni e 8 mesi; a differenza dell’amica maggiorenne, processata dal tribunale ordinario, le sono state concesse le attenuanti generiche.
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