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Pioniere delle edicole a Palermo, è morto a 76 anni Marco Mercurio

Figura storica del panorama editoriale palermitano. Innovatore, ha ripensato l'edicola come presidio di informazione e cultura nel territorio. Aveva creato una libreria con volumi storici di pregio

Si è spento all’età di 76 anni Marco Mercurio, figura storica del panorama editoriale palermitano e pioniere di un nuovo modo di intendere l’edicola. Figlio d’arte, Mercurio aveva scelto di seguire le orme del padre Vincenzo, ampliando e innovando, nel corso della sua lunga carriera, il tradizionale “chiosco” che da sempre fa parte della cultura siciliana.

«L’edicola deve essere vista come un’istituzione e bisogna fare qualcosa per aiutarla»: così amava ripetere Marco Mercurio, ben consapevole che il mondo della carta stampata stava cambiando rapidamente. Nonostante la progressiva diminuzione delle vendite di giornali e riviste, Mercurio ha sempre considerato i suoi chioschi un presidio di resistenza culturale, un luogo dove mantenere accesa la passione per l’informazione quotidiana e per la lettura.

Nel tempo, Mercurio non si è limitato alla carta stampata di uso comune, ma ha compreso l’importanza di diversificare l’offerta. Accanto a quotidiani e periodici, ha inserito nelle sue edicole una selezione sempre più ampia di libri, arrivando persino a trasformare alcuni punti vendita in vere e proprie librerie. Con il passare degli anni, ha cominciato ad acquisire intere biblioteche private, anche di gran pregio, puntando su volumi antichi e di valore storico. In un mercato sempre più segnato dalla crisi dell’editoria tradizionale, la scelta di Mercurio si è rivelata lungimirante: molti collezionisti e appassionati si sono rivolti ai suoi negozi in cerca di rarità introvabili altrove.

Tra i diversi punti vendita creati e rinnovati, uno in particolare era diventato il fiore all’occhiello: lo spazio unico di via Marchese di Roccaforte a Palermo. Lì, infatti, Mercurio aveva voluto esporre una ricca selezione di libri rari e storici, coltivando un vero e proprio “museo” del sapere a disposizione di clienti e visitatori. Un avamposto di resistenza, lo definiva lui, dove riviste e quotidiani convivevano con pregiate edizioni fuori catalogo e manuali introvabili.

La sua dedizione non si limitava alla semplice vendita di giornali: vedeva nell’edicola un luogo di incontro, una tappa fondamentale per i residenti del quartiere e un simbolo di cultura che meritava di essere valorizzato. A Palermo, e non solo, il nome di Marco Mercurio resterà legato alla capacità di coniugare tradizione e cambiamento, creando un modello di edicola-libreria che ha saputo resistere alle sfide del tempo e dell’evoluzione digitale. Una tradizione lunga oltre un secolo che viene oggi raccolta dal cugino Massimo Mercurio.

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