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Bus a Palermo, la crisi del fine settimana: assenti 86 autisti e 50 mezzi restano in deposito

Sono 53 gli autobus rimasti in deposito tra venerdì e ieri, sabato 8 febbraio. L’Amat: troppe malattie, serve un turn over del personale

O è il ponte di festa, come è successo alla fine dell’anno scorso e prima a Ferragosto. O i malori degli autisti dell’Amat coincidono spesso e volentieri con i fine settimana. Tra venerdì e sabato ne sono mancati dal servizio in totale ben 86, con l’effetto immediato a cascata sugli utenti che attendevano le linee alle fermate. Niente conducenti, in deposito sono rimaste inutilizzate in due giorni 53 vetture. Nel dettaglio: venerdì non sono saliti a bordo 44 e sabato 42 conducenti. Ai quali bisogna aggiungere gli assenti giustificati: 13 che usufruiscono della legge 104 e 19 per congedi parentali. Sia come sia, degli autobus pronti alla partenza da via Roccazzo, 177 venerdì e 173 sabato, ne circolavano in totale rispettivamente 152 e 145 (25 e 28 in meno al giorno).
Un danno per la qualità del servizio di trasporto urbano che segna il passo, nonostante gli sforzi per adeguarlo agli standard europei.

«Ancora registriamo nei week end molte assenze per malattia - dice il presidente Giuseppe Mistretta - . Ma non voglio parlare male dell'azienda, ho serie ragioni per esprimere giudizi molto negativi riguardo a chi non lavora per soddisfare gli interessi dei cittadini. Sarebbe opportuno che le prossime selezioni appurino, attraverso colloqui attitudinali, il possesso dell'opportuno spirito di servizio che deve contraddistinguere un autista, affinché l'Amat possa erogare un servizio di trasporto pubblico che la città merita di avere. Manca sempre qualcosa che non ci permette di raggiungere livelli adeguati di efficienza». Una volta per i meccanici ed escono dal deposito meno mezzi. Arrivano i nuovi autobus elettrici e non c’è chi li guidi. Le nuove vetture ecologiche che giornalmente (dal lunedì al sabato) sono in esercizio regolare sono complessivamente 12 più due di riserva. Le linee interessate sono sei e i passeggeri trasportati giornalmente per linea (fascia 08-20) sono circa 40, 70 persone.

Carenze e disagi, però, non fermano il trend positivo sulla vendita dei biglietti. A gennaio l’azienda ha staccato quasi 900 mila titoli di viaggio, tra quelli venduti on line, a bordo e nei punti vendita autorizzati, segnando una percentuale del 25% in più del mese precedente. Sono cresciuti anche gli abbonamenti, spinti dalle convenzioni stipulate per i dipendenti di enti, aziende sanitarie, agenzia delle entrate, università e associazioni. A gennaio sono stati venduti 277.

«Arriveranno presto i nuovi autisti, vediamo cos'altro succederà», commenta Mistretta. Il termine per la presentazione delle domande del bando pubblicato per reclutare conducenti con contratti di apprendistato scade il 3 marzo. Il concorso avrà una procedura molto snella e si risparmieranno circa 400 mila euro. «Adesso stiamo attentamente rispettando le norme previste dal piano di riequilibrio - spiega il presidente di Amat - . Proprio lunedì partirà dai nostri uffici una cospicua relazione con la quale andiamo ad argomentare ed a dimostrare il rispetto di tutte le norme del piano di riequilibrio. Ricordo che ogni mese vanno in pensione da 5 a 6 autisti. Francamente capisco il sentimento delle persone un po' più mature che si vedono escluse dal concorso».
Il bando è infatti riservato ad autisti che non abbiano ancora compiuto 30 anni. E molti consiglieri hanno criticato la scelta di questa selezione. «Si potrebbe scegliere una selezione che sia una via di mezzo - dice il forzista Giulio Tantillo - perchéuno che ha 30 o 40 anni si preclude l’accesso al lavoro. Magari si potrebbero assumere una parte con posti riservati agli apprendisti e l’altra invece con un altro concorso».

Per Antonio Rimi, di Fratelli d’Italia «ovviamente ben venga se si trasforma in occasione di lavoro vero. Da un lato si deve rispondere al fabbisogno della società di colmare i vuoti d’organico e dall’altro approfittare delle norme e degli sgravi fiscali che mette a disposizione lo Stato».

«È chiaro che l’azienda abbia pubblicato questo bando, basandosi sul criterio dell’economicità che risponde alle esigenze del piano di riequilibrio - dice il sindaco Roberto Lagalla - . E fare ricorso ai contratti di apprendistato risponde proprio a tutti questi aspetti. Dunque, la scelta dell’Amat è comprensibile e giustificata. Vedremo, a inizio marzo, a scadenza del bando, quale sarà la risposta a questo bando e, se non dovesse soddisfare il fabbisogno dei 100 autisti, si potrà valutare l’ipotesi di un altro tipo di selezione».

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