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Il terremoto tra Messina e Palermo, prosegue lo sciame sismico: lieve scossa al largo di Ustica

Ci sono stati altri 15 eventi rilevati dai sismografi lungo la fascia tirrenica tra la provincia di Messina e Palermo, dopo quella di ieri, venerdì 7 febbraio, delle 16.19 di magnitudo 4.8 Richter

Ci sono state altre 15 scosse di terremoto lungo la fascia tirrenica tra il Messinese e il Palermitano dopo quella di ieri delle 16.19 di magnitudo 4.8 Richter registrate dall’Ingv, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Un evento, molto lieve, è stato segnalato alle 23.28 di ieri al largo di Ustica, tutti gli altri con epicentro in mare non lontano da Filicudi e Alicudi, le isole delle Eolie più vicine a Palermo.

La scossa che ha dato inizio allo sciame sismico è stata localizzata nel mar Tirreno meridionale in prossimità delle Isole Eolie (Messina), ad una profondità di 17 chilometri. L'epicentro del terremoto è stato individuato a circa 50 chilometri dalla costa della Sicilia settentrionale, tra le Isole di Alicudi e Filicudi. La zona interessata dalla sequenza sismica in corso appartiene a una più ampia fascia di deformazione ben nota per la sismicità precedente. Si tratta di una fascia orientata in senso circa est-ovest che corre parallelamente alla costa settentrionale siciliana (30-50 km a
nord di essa) che in passato ha avuto terremoti di magnitudo fino a circa 6, tra i quali ricordiamo quello al largo di Palermo nel settembre 2002.

Secondo il catalogo parametrico dei terremoti Italiani l’area dell’arcipelago eoliano è stata colpita storicamente da diversi eventi sismici, molti dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: in particolare i terremoti del 28 maggio 1980 (Mw 5.7), 5 marzo 1823 (Mw 5.8), 27 gennaio 1939 (Mw 5.1) che provocò danni pari a un VII grado Mcs all’Isola di Filicudi.

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