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Da 4 mesi in aula col cappotto, il plesso Emanuela Loi di Palermo ancora al gelo

plesso Emanuela Loi

Se la fornitura di gasolio o la riparazione di un guasto hanno allungato i tempi per l’accensione dei riscaldamenti in alcune scuole, al plesso Emanuela Loi dell’istituto comprensivo Boccadifalco-Tomasi di Lampedusa l’attesa sarà ancora più lunga. La vecchia caldaia va dismessa e sostituita con una totalmente nuova. Nel frattempo i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria battono i denti dal freddo. I cappotti rimangono addosso per tutta la durata delle lezioni perché stando fermi, seduti ai banchi, le temperature alte non si sopportano. I genitori degli alunni hanno più volte sollecitato la risoluzione del problema alla preside, Rosaria Corona che, a sua volta, ha sollecitato il Comune. Ma dopo quattro mesi di scuola, nulla ad oggi è cambiato.

Se fino a novembre le temperature erano ancora miti da non sentire il bisogno di accendere l’impianto di riscaldamento, al rientro delle vacanze natalizie, le esigenze sono cambiate. Ora fa freddo e i bambini quando tornano a casa lo dicono ai genitori. «Non si può più aspettare – dicono i genitori – anche perché stiamo andando incontro ai due mesi più freddi dell’anno. I nostri figli non possono ammalarsi. Già alcuni bambini hanno fatto parecchie assenze per via di influenze e raffreddori. Come tutti gli altri, hanno il diritto di stare in una scuola calda e confortevole».

I genitori si sono rivolti pure al Giornale di Sicilia. Hanno fatto sentire la loro voce per far comprendere al Comune l’urgenza dell’intervento (le segnalazioni possono essere inoltrate al numero whatsapp 335.8783600 oppure all’indirizzo mail [email protected]). A questa segnalazione ha risposto l’assessore comunale all’Istruzione, Aristide Tamajo. «Stiamo lavorando per fare l’ordine alla ditta con cui ha accordo quadro il Comune (ditta Bono Costruzioni). Lunedì sarà fatto l’ordine e saranno affidati i lavori». Questo fa intendere, però, che la risoluzione del problema non arriverà in tempi celeri. La caldaia va ordinata. Quando arriverà dovrà essere montata e collaudata.

«Per lo meno si spera che a settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico, tutto sarà pronto – dicono i genitori - e con l’arrivo del primo freddo i bambini avranno i riscaldamenti fin da subito». Il plesso Emanuela Loi è uno dei tanti casi segnalati quest’anno in emergenza freddo. La nuova caldaia si attende anche al plesso di via Ustica dell’istituto comprensivo Principessa Elena di Napoli. Alla direzione didattica Gabelli in via Eugenio L’Emiro si è registrato un problema ai motori e per questo una parte dell’edificio non è climatizzato. Al plesso Nazario Sauro dell’istituto De Amicis-Leonardo da Vinci, alla Noce, sono necessari lavori di manutenzione straordinaria alle pompe di calore. Guasto da riparare anche nella caldaia del plesso Michele Amari dell’istituto comprensivo Rita Borsellino, in via Gian Filippo Ingrassia.

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