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Anno giudiziario, Frasca: «Sulle morti bianche omertà, Trapani roccaforte di mafia e massoneria deviata»

Il presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, ha presentato la sua relazione in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in programma domani (25 gennaio).

Morti bianche

«Riscontriamo casi di omicidio colposo e lesioni sul lavoro e continuano ad essere constatate violazioni in materia di prevenzione anche in assenza di qualsivoglia inquadramento contrattuale del lavoratore infortunato o deceduto, con frequenti dinamiche di infortunio che vengono in un primo momento del tutto sottaciute alla Spresal e all’autorità giudiziaria, con conseguente irreparabile dispersione delle fonti di prova». Con riguardo alla tutela dell’ambiente ed al settore dell’edilizia nel distretto si sta dando esecuzione alle sentenze definitive di condanna riguardanti gravissimi abusi edilizi cercando di far fronte alle difficoltà «connesse ai costi ingenti delle procedure ma non è semplice, non è facile. Perchè demolire costa. E le spese delle demolizioni sono l’ostacolo, in termini di tempo, all’ottimizzazione delle nostre risorse per ottenere il risultato». Stanno, pertanto, proseguendo interlocuzioni con le altre istituzioni interessate «per individuare ulteriori strategie vincenti in questo delicato settore».

Il trapanese storica roccaforte di Cosa nostra

«Elevatissima densità mafiosa nel territorio della provincia trapanese, storica roccaforte di Cosa nostra». Si legge nella relazione del presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, pubblicata per l’inaugurazione dell’anno giudiziario in programma domani. «Se, dunque, l’organizzazione mafiosa mantiene intatta la sua capacità di infiltrarsi pervasivamente nei settori nevralgici dell’economia legale, condizionandone le dinamiche, si deve registrare nel contempo la presenza - aggiunge - di ulteriori realtà criminali, in grado di avvalersi di complicità e connivenze radicatesi presso ampi settori della Pubblica amministrazione ed ambienti deviati della massoneria».  Tale ultimo dato, «particolarmente allarmante, rende immediatamente percepibile l’esistenza di fenomeni degenerativi nell’ambito di alcuni segmenti degli apparati pubblici, in grado di depauperare le risorse destinate alla collettività, di fatto riducendo le possibilità di sviluppo del territorio».

Il mercato della droga è in forte espansione

È inoltre andato via via espandendosi negli ultimi anni lo spazio occupato da una arrembante criminalità comune, «dedita in primis al commercio delle sostanze stupefacenti oltre che alle tradizionali attività predatorie. Nell’ambito di tale contesto delinquenziale taluni soggetti sono riusciti ad emergere assicurandosi una sorta di rendita di posizione, offrendo in cambio servizi extra ordinem [ad esempio favorendo occupazioni abusive di immobili], garantendosi, da ultimo, proficui spazi di manovra, in particolare in occasione delle competizioni elettorali, grazie alla messa a disposizione di pacchetti di voti - riconducibili, in genere, agli abitanti delle zone più degradate - con l’evidente scopo di indirizzare indebitamente le scelte delle amministrazioni locali».

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