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L'auto blu usata per scopi privati: chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè

Secondo l’accusa l’auto blu sarebbe stata usata per fini non istituzionali, anche per portare il gatto dal veterinario

Gianfranco Miccichè

Il gup del tribunale di Palermo Marco Gaeta deciderà il 12 marzo sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del deputato regionale del gruppo misto (ed ex di Forza Italia) Gianfranco Miccichè, imputato di peculato per l’utilizzo improprio dell’auto blu di servizio, quando era presidente dell’Assemblea regionale siciliana. Oggi il pm Claudia Ferrari ha insistito nella richiesta e l’altro imputato del procedimento, l’ex autista di Miccichè, Maurizio Messina, ha optato per l’abbreviato. Il giudice deciderà contestualmente per entrambi, evitando così la possibile incompatibilità derivante da due decisioni separate e con riti diversi per una situazione identica. Secondo l’accusa l’auto blu sarebbe stata usata per fini non istituzionali, anche per portare il gatto dal veterinario o per questioni private del presidente. Proprio Miccichè avrebbe fatto passare in Consiglio di presidenza una norma che consentiva agli ex vertici dell’assemblea di Sala d’Ercole di disporre di auto di servizio dell’Ars.

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