«Le criticità dell’Area di Emergenza, che si riferiscono alla limitatezza degli spazi ed alla carenza di risorse umane, si uniscono all’altra grave carenza di personale, prevalentemente profilo professionale medici, che in un ospedale che é centro di riferimento per la Sicilia Occidentale per la Traumatologia (Trauma Center), sembrano potere evidenziare profili di concorrente responsabilità gestionale».
È uno dei passaggi cruciali della relazione riservata inviata al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani dal dirigente generale della Pianificazione strategica Salvatore Iacolino che il giorno di Capodanno ha compiuto un sopralluogo nell’ospedale Villa Sofia di Palermo dopo una serie di «criticità» segnalate da pazienti e familiari di persone ricoverate.
Iacolino, che parla di «gravi situazioni deficitarie» in particolare nei reparti di Ortopedia e Medicina, annota la presenza di 50 pazienti in barella, compresi quelli nell’area riservata al Pronto Soccorso, e di 15 ricoverati con fratture in attesa d’intervento, puntando il dito sulle responsabilità organizzative e «gestionali» della struttura piuttosto che sull’impegno da parte di medici e sanitari. Due giorni dopo è lo stesso presidente Schifani a recarsi personalmente a Villa Sofia per un sopralluogo e a decidere di convocare a Palazzo d’Orleans i vertici dell’Azienda Ospedaliera. Un colloquio brevissimo, durato solo un quarto d’ora, con il direttore amministrativo Luigi Guadagnino e il direttore sanitario Aroldo Rizzo sfociato nelle dimissioni di quest’ultimo.
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