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Palermo, accesso agli atti del Teatro Biondo negato, Di Gangi: «Intervento immediato dei vertici dell'amministrazione»

Mariangela Di Gangi

La consigliera comunale Mariangela Di Gangi ha inviato una formale richiesta al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e al segretario generale del Comune di Palermo affinchè si attivino per garantire il diritto di accesso agli atti, previsto dalla normativa vigente per i consiglieri e le consiglieri comunali. La richiesta segue il diniego del Teatro Biondo di fornire la documentazione relativa alla selezione del nuovo direttore artistico.

«Il diritto di accesso agli atti - sottolinea Di Gangi - non è una concessione, ma uno strumento essenziale per l’espletamento del mandato consiliare in rappresentanza dei cittadini e delle cittadine, e per la vigilanza sull'utilizzo dei fondi comunali che vengono erogati. E’ inaccettabile che un ente finanziato con risorse pubbliche si sottragga ai principi di trasparenza, pregiudicando il rapporto di fiducia innanzitutto con la cittadinanza».

Al di là degli aspetti formali della vicenda, Di Gangi evidenzia il dato politico e culturale «che nasce dal fatto che il Teatro Biondo non sembri allineato con il principio, etico, prima ancora che amministrativo e burocratico, dell’obbligo di trasparenza del proprio operato». «Davvero i vertici del Teatro pensano non sia opportuno, prima ancora che formalmente obbligatorio, rendere conto di come usano i soldi pubblici che ricevono? Sempre che non abbiano qualcosa da nascondere», afferma Di Gangi. La consigliera chiede «un intervento immediato» da parte dei massimi vertici dell’amministrazione e ha annunciato che, «in caso di inerzia, si rivolgerà alle autorità competenti per tutelare un diritto suo e di tutto il Consiglio comunale, fondamentale per il buon funzionamento amministrativo e democratico dell’ente».

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