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I turisti soffocati nella villetta di Cefalù, parla la proprietaria: «Era tutto in regola, non capisco, sono distrutta»

Carmelina Ricciardello, la proprietaria della villetta
Carmelina Ricciardello, la proprietaria della villetta

Carmelina Ricciardello, 67 anni, proprietaria di Villa Deodata, si trovava in Toscana quando le è arrivata la notizia della tragedia. Emigrata da Sinagra, in provincia di Messina, con la sua famiglia, quando aveva appena sette anni, per approdare in Australia, ha scelto di tornare nella sua terra, a Sant’Ambrogio, dove oggi si occupa di turismo esperienziale con la sua piccola società Sicilian Experience. Si dice sconvolta per la morte del turista tedesco, parla della telefonata che non avrebbe mai voluto ricevere: «Sono distrutta, quasi non riesco nemmeno a parlare». La signora è subito partita in direzione della Sicilia per mettersi a disposizione degli investigatori. «Sono mortificata per quello che è accaduto», afferma al cellulare con voce rotta dall’emozione, incapace di nascondere lo strazio per quanto è accaduto e che si mescola alla sua comprensibile apprensione. Nella sua villetta di Cefalù è morto un turista tedesco, soffocato dal gas-killer forse proveniente dal camino, e sono rimasti intossicati i suoi tre familiari.

La promessa di Carmelina Ricciardello è di essere presente e di collaborare pienamente con le autorità, anche se con l’assistenza del suo avvocato, che ha già avvertito e che la accompagnerà nel primo incontro con gli investigatori. «Tutte le manutenzioni - dichiara - sono state fatte, la casa era in regola», puntualizza, confermando che la gestione della struttura rispettava tutti gli standard di sicurezza. Ed è proprio questo il punto che dovrà essere chiarito. «Ma ora basta, sto male, non voglio dire più nulla», dice al Giornale di Sicilia.

Nelle informazioni a disposizione per chi affitta la struttura ricettiva è specificato chiaramente che «l'host ha indicato che nella proprietà è presente un rilevatore di monossido di carbonio e ha indicato che è presente un rilevatore di fumo». Ora sarà necessario capire perché il sensore che avverte della presenza di gas non è entrato in funzione, provocando una disgrazia che forse avrebbe potuto essere evitata. Villa Deodata è una sistemazione di lusso, come lei stessa confermava sul sito da cui è possibile prenotare una sistemazione da più di 200 euro a notte. «Ho chiamato la casa come mia madre, il suo nome è Deodata, un antico nome siciliano che significa Dio ha dato - ha scritto sul portale presentando l’immobile -. Penso che fosse esattamente così, trovare questa casa è stato molto speciale per me. Dal momento che non ho mai dato nipoti a mia madre, questo è il mio modo di compensare. Ho ristrutturato la casa aggiungendo una zona soggiorno, trasformando la cucina in un'altra camera da letto al piano inferiore e l'ultima aggiunta è stata la piscina. I panorami sono sensazionali, circondati dalla campagna e dall'uliveto dove raccolgo le olive ogni anno per fare l'olio che lascio alla villa per gli ospiti. Io e il mio compagno ci piace prenderci cura del giardino e abbiamo creato un orto biologico con verdure ed erbe di stagione per gli ospiti. È in una zona tranquilla, immersa nella natura ma comunque vicina al paese e a Cefalù dove si può stare in mezzo alla gente. Anche vicina alla spiaggia».

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