In via Palmerino (nella foto) ci sono talmente tanti sacchi di immondizia che i cassonetti quasi non si vedono più. Stessa storia in via Carmelo Onorato. Imbarazzante la condizione di via Antonio Marinuzzi. E su via Tiro a Segno è persino inutile dire che ci sono analoghi problemi. Due feste consecutive e un domenicale certo non non aiutano. La Rap è a ranghi ridotti, personale in servizio è previsto al 50 per cento. In teoria nei festivi non si potrebbe nemmeno conferire spazzatura. Ma obiettivamente come si fa a costringere a tenere a casa gli scarti di intere giornate di feste familiari? Impossibile. Ed ecco che la città soffre, la gestione dei rifiuti arranca e c'è un'altra domenica che arriva, la quale non potrà che aggravare la situazione. Da piazzetta Cairoli, sede della Rap, arriva solamente la conferma che l'azienda c'è e sta facendo di tutto per recuperare l'arretrato che inevitabilmente sfregia il panorama cittadino a ogni sguardo. Le periferie sono quelle che, come al solito, soffrono di più. Ma le zone di confine, ad esempio, continuano a essere i luoghi preferiti della cosiddetta migrazione dei rifiuti. Cioè o persone che vengono a depositare da altri paesi, o cittadini che cercano dove buttare indifferenziata perché non vogliono rispettare le regole del porta a porta che comporta la suddivisione delle frazioni degli scarti e il conferimento in alcuni giorni della settimana sull’uscio di casa o nei contenitori condominiali. Una vecchia storia, questa. Soprattutto per la questione che riguarda gli ingombranti. Per tornare alla emergenza natalizia, si spera che oggi l’azienda possa affrontare quanto più arretrato possibile, già da stanotte, in modo da arrivare a fine anno senza eccessive quote da recuperare. Anche perché, per l’appunto, poi ci sarà da gestire gli accumuli inevitabili di fine anno. Si tenga conto che questi sono gli ultimi giorni che in centro storico, ad esempio, si continuerà a conferire rifiuto indifferenziato. Il 10 gennaio, infatti, partirà il servizio porta a porta. Anche se, su questo fronte, si registrano ritardi nella distribuzione dei kit e nell’informazione ai residenti. Per questo le opposizioni hanno chiesto, fin’ora senza riscontro, un rinvio dell’avvio del nuovo step di raccolta frazionata.