Centinaia di metalmeccanici palermitani stanno scioperando da stamattina, davanti la sede di Sicindustria, in via XX Settembre, a Palermo. Lo sciopero, di otto ore, è proclamato a livello nazionale, convocato dalla Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. Oggi è toccato al capoluogo siciliano ma negli scorsi giorni si è tenuto anche in altre città italiane e proseguirà ancora in altre città d’Italia tra i mesi di dicembre e gennaio. «Tutti i metalmeccanici palermitani
chiedono, a gran forza, di avere il contratto nazionale - spiega Francesco Foti il segretario generale Fiom Palermo e Sicilia - è inammissibile che Federmeccanica abbia chiuso la trattativa, noi ne chiediamo la riapertura e soprattutto la discussione della nostra piattaforma, votata al 98% da tutti i metalmeccanici italiani».
Il contratto industria riguarda in Italia quasi 1.5 milioni di lavoratori ed è uno dei maggiori in Italia. La trattativa si è interrotta a seguito della chiusura di Federmeccanica e Assistal nel trattare la piattaforma presentata dai tre sindacati di categoria e approvata dal 98 % dei lavoratori metalmeccanici italiani. «Non è mai accaduto - commenta Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani - che la controparte presenti una contro piattaforma chiudendo di fatto il confronto con le organizzazioni sindacali, buttando via sei mesi di incontri e trattativa. Adesso siamo ad un punto di stallo».
«Chiediamo il rinnovo del contratto di lavoro e la tutela dello stesso - spiega Giovanni Gerbino, segretario dei metalmeccanici della Uilm Palermo - nell’ultimo incontro Federmeccanica è stata provocatrice nei confronti delle organizzazioni sindacali. I lavoratori metalmeccanici chiedono più salario, visto che sono ilavoratori meno pagati d’Europa, e meno ore di lavoro, perché dobbiamo tutelare i posti di lavoro in virtù delle nuove metodologie di attività».
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