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Palermo, il procuratore Caramanna: «Molti genitori denunciano i figli perché rubano in casa per comprare il crack»

PALERMO.Tribunale per i minorenni,presentazione del libro su Francesca Morvillo.Nella foto Claudia Caramanna. Ph.Alessandro Fucarini.

Il fenomeno dei piccoli furti per comprare il crack è stato smentito dal procuratore dei minori, Claudia Caramanna, che comunque non toglie nulla alla portata del problema. Che è enorme e vede coinvolte soprattutto le fasce d’età più basse. «Finora non abbiamo ancora nessuna evidenza di minorenni, da soli o in gruppo, che girano per la città frantumando i finestrini delle auto a caccia di spiccioli per comprare questa droga che comunque sta mietendo molte vittime. Ma abbiamo tantissime segnalazioni da parte di genitori che denunciano i loro figli perché usano il crack. Nella maggior parte dei casi, infatti, rubano a casa o cercano di estorcere i soldi direttamente ai loro familiari. Di queste storie, purtroppo, ne seguiamo tante e tendono ad aumentare di anno in anno», ha spiegato il procuratore tracciando lo scenario che si presenta dal suo osservatorio.

«Molti ragazzi - continua Caramanna - credono di riuscire ad alleviare il loro disagio utilizzando il crack che si può comprare a prezzi bassissimi. All’inizio hanno l’illusione di poterla controllare perché si inala non lasciando segni visibili. Ma la dipendenza arriva in breve tempo provocando il cambiamento del comportamento e danni fisici che possono portare alla morte».

Intanto il direttore dell’Unità delle dipendenze patologiche dell’Asp, Giampaolo Spinnato, che ha lanciato l’allarme sull’emergenza crack confermata anche dai numeri. Quest'anno circa 800 persone si sono rivolte per la prima volta ai Sert (i servizi per le tossicodipendenze) per cercare aiuto mentre sono 3 mila coloro che già seguono i percorsi terapeutici. «Il novanta per cento dei tossicodipendenti sotto i 25 anni ormai utilizza solo il crack. C’è un vero e proprio boom di questa sostanza - dice Spinnato - perché, oltre ad essere quella che costa meno, è la più facile da trovare in giro. In pratica stiamo assistendo a un vero e proprio fenomeno di massa che, da qualche anno, ha assunto ormai una crescita esponenziale e praticamente inarrestabile».

Bastano appena tra cinque e dieci euro per acquistare una dose di crack e per questo motivo è alla portata anche di chi ha una bassa disponibilità economica. Borgo Vecchio, Sperone, i mercati di Ballarò e della Vucciria, l’Albergheria e lo Zen sono le piazze di spaccio «tradizionali» dove si può trovare in grande quantità e alla luce del sole tanto è vero che spesso viene consumata davanti a tutti.

E all’orizzonte potrebbe esserci una piaga ancora più devastante, il Fentanyl, la cosiddetta «droga degli zombie», il potente oppioide sintetico, 50 volte più potente dell'eroina che l’anno scorso, negli Stati Uniti, ha causato circa 100 mila vittime per overdose. «Attualmente - conclude il direttore dell’Unità di dipendenze patologiche dell’Asp - il Fentanyl non è presente ma in città, oltre al crack, non bisogna sottovalutare l’impatto dell’eroina che è ancora molto diffusa».

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