Ancora caos nel canile di Palermo, questa volta una cagnolina aggredita da altri animali è stata salvata
Dopo storie di tragedie all'interno del canile municipale ne arriva una a lieto fine. Una cagnolina è stata salvata grazie al tempestivo aiuto di tutti, di un residente in primis in via Tiro a Segno che, durante la notte, ha sentito i guaiti di un cane e ha intuito che in corso poteva esserci un'ennesima rissa tra gli animali, ospiti della struttura. Ha contattato allora le guardie zoofile volontarie dell'Oipa (organizzazione internazionale protezione animali) che, a loro volta, hanno chiamato il responsabile del canile, reperibile nelle ore notturne. Quest'ultimo si è precipitato al canile e si è accorto dell'aggressione alla cagnolina ancora in corso. Altri cani si erano avventati su di lei e rischiava di fare la stessa fine di Marica, il primo pitbull sbranato e ucciso martedì della scorsa settimana e della cagnolina di piccola taglia aggredita l'altroieri, che si trova in una clinica veterinaria in gravi condizioni. Questa volta il personale è intervenuto in tempo e l’animale è stata ferita e ha sul corpo solo qualche escoriazione. «È stato chiamato in tempo - precisa Ornella Speciale, coordinatrice regionale delle guardie Oipa della Sicilia - ma fino a quando la sera i cani resteranno soli, senza alcuna vigilanza, episodi di questo tipo si verificheranno sempre. Nell’area di sgambamento stanno insieme cani di piccola, media e grande taglia, dal temperamento diverso, senza distinzioni di carattere e sesso e le aggressioni possono scoppiare facilmente. Dopo gli ultimi episodi, la gente sa che può inoltrare segnalazioni a noi o direttamente al canile. Da quando hanno letto gli articoli sul Giornale di Sicilia, tutti sanno che chiunque può darci una mano e se questa cagnolina questa volta si è salvata è grazie a loro». Dopo l’aggressione ai primi due cani, l’Ufficio legale dell’Oipa ha presentato una denuncia alla Procura contestando i reati di uccisione di animali e detenzione incompatibile. «Questi ultimi episodi - conclude Ornella Speciale - evidenziano come la negligenza possa essere causa di morte e ferimento dei poveri amici a quattro zampe ospiti della struttura. Evidentemente vi è anche una mancata coordinazione dei ruoli che rende inefficiente il servizio. Chi ha inserito i cani nel box senza verificare prima la loro compatibilità? La cagnolina è morta per non essere stata soccorsa in tempo, dopodiché non sono stati presi i dovuti immediati provvedimenti».