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Operazione antimafia Gigante, 6 arresti per droga ed estorsione: tra loro anche Lo Piccolo referente delle cosche mafiose a Palermo

polizia questura palermo

Dalle prime luci dell’alba a Genova è in corso una vasta operazione antimafia condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia locale, coadiuvata dai Centri operativi Dia di Palermo, Milano e Torino.

La Dia sta eseguendo misure cautelari in carcere, emesse dal Gip del capoluogo, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di 6 indagati, accusati a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose, associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illecita di armi e estorsione.

È finito in carcere l’imprenditore genovese che operava nella logistica in porto, Gabriele Silvano. Con lui agli arresti anche Salvatore Mario Lo Piccolo, considerato referente delle cosche mafiose a Palermo e formalmente dipendente di Silvano.

Misura cautelare anche per Enrico Bomarzo, dipendente di una ditta di spedizioni genovese. Gli altri a finire in manette sono tre cittadini sudamericani: John Harold Ordonez Garcia, Boris Jiampier Maruri Moreira e Victor Manuel Maruri Moreira. A coordinare le indagini il pubblico ministero dell’Antimafia Monica Abatecola.

In corso anche il sequestro preventivo di un terreno a Palermo, perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di ulteriori indagati. L’operazione, denominata Gigante, nasce dagli approfondimenti antimafia eseguiti dalla Dia di Genova nei confronti di alcune società della logistica, dai quali è emerso il rischio di infiltrazione mafiosa attraverso alcuni esponenti del mandamento Tommaso Natale di Palermo, motivo per cui le società sono state colpite da interdittive.

Le indagini hanno portato alla scoperta di 4 pistole ed oltre 500 proiettili, occultati in un container/shelter, in uso alla società logistica e nella disponibilità dell’imprenditore. L’imprenditore è accusato di aver costituito un gruppo organizzato dedito al traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica.

È stato infine contestato all’imprenditore anche il reato di estorsione poiché, forte della disponibilità di armi, minacciava di morte una persona costringendola a non vendere un immobile sulle alture di Genova, nella disponibilità di quest’ultima, e anzi a sottoscrivere un contratto di comodato d’uso in suo favore al fine di adibirlo a B&B dal quale l’indagato avrebbe tratto guadagni esclusivi. I sei arrestati sono stati condotti nel carcere di Genova Marassi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

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