Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Palermo, la mensa a ostacoli del plesso Alongi: alla protesta dei genitori si unisce anche la Cgil

Dopo la segnalazione giunta al Giornale di Sicilia dei genitori dei bambini frequentanti il plesso Alongi in zona Oreto, sulla cattiva gestione del servizio mensa per i piccoli dell'asilo, dai 3 ai 5 anni, interviene la Flc Cgil. «Anche quest'anno si ripresenta, tra i tanti, il problema dell'assistenza agli alunni durante i pasti nelle mense scolastiche: ma siamo sicuri che il problema sia soltanto a chi spetti il compito?» chiede il segretario generale Fabio Cirino. L'assessorato comunale all'Istruzione ha spiegato che nel profilo professionale dei collaboratori scolastici è compreso anche il compito dell'assistenza durante il pasto ma il sindacato fa notare che non vengono specificate le funzioni e l’assegnazione dei compiti regolate da un protocollo nazionale rimandato, a sua volta, a specifici accordi locali. Tra le azioni a carico dei collaboratori scolastici allora dovrebbero esserci: la vigilanza, la preparazione e il riordino delle mense, lo scodellamento, lo sporzionamento e ancora più nel dettaglio il taglio della carne a pezzetti, sbucciare e affettare la frutta. Ma per tutto questo, a detta dei sindacati, occorrerebbe ampliare l’organico e potenziare il personale. «A nostro avviso il problema, l'ostacolo più grande, è rappresentato dalla carenza degli organici di personale Ata stabile, formato e disponibile per poter svolgere tali funzioni che, con protocolli mirati e con incentivi adeguati, possono essere svolti anche dai collaboratori scolastici - ribadisce il segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino -. Ma davvero si pensa che un solo collaboratore a cui, magari, venga assegnato tale compito, possa assistere per esempio centinaia di alunni, tagliando la carne o sbucciando la frutta? Siamo d'accordo sul fatto che tale assistenza possa essere svolta dai collaboratori scolastici, ma per renderlo possibile occorre personale numericamente adeguato, formato con il corso Haccp, e incentivato». Nel frattempo i genitori promettono manifestazioni e proteste perché i bambini così piccoli non riescono a fare tutto da soli, non sanno sbucciare la frutta né tagliare la fetta di carne. E ancora peggio, non sono in grado ancora di andare in bagno da soli per espletare i loro bisogni fisiologici. Anche in quel caso i bambini di tre anni, invece, vengono lasciati soli e spesso accade che, avendo lasciato da poco il pannolino, regrediscano e facciano passi indietro nella loro crescita. «Sono bambini che per quanto volgiamo rendere autonomi e indipendenti - dicono i genitori - sono ancora troppo piccoli e hanno bisogno necessariamente di assistenza. Servono persone che si occupino di loro anche in questi momenti, non basta farli giocare e farli stare in classe».

leggi l'articolo completo