Palermo

Lunedì 21 Ottobre 2024

Palermo, il personale di poste italiane e gli agenti della polizia postale assieme contro le truffe online

Polizia e Poste Italiane insieme per sensibilizzare il personale degli uffici postali sul tema delle frodi informatiche. I direttori di oltre 40 sedi aziendali della provincia di Palermo hanno partecipato all’incontro, che si è svolto al Palazzo delle Poste di via Roma a Palermo, tenuto dal vice dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale palermitana, Vincenzo Di Piazza, che ha illustrato i nuovi scenari delle truffe che corrono sul web e fanno leva sull’ingenuità delle vittime, tratte in inganno con sofisticate tecniche informatiche come lo spoofing (camuffamento telefonico e dell’e-mail) e gli ormai diffusissimi phishing (la richiesta via mail di inserimento dati tramite il link a un sito falso), smishing e vishing (sms o chiamate ricevute da sedicenti operatori di banca/poste/polizia).

L'attività di Poste

Nei casi sospetti il personale degli uffici postali può rivolgersi ai due centri dedicati alla prevenzione delle frodi, il Fraud Prevention Center di Roma e il centro di monitoraggio frodi di Torino, che, con più di cento addetti sono attivi 24 ore su 24 sette giorni su sette, a garanzia della sicurezza di tutte le operazioni effettuate online e negli oltre 120 uffici postali della provincia. «Poste Italiane – ha dichiarato il responsabile Fraud Management Sicilia Rudy Raniolo – continua ad investire in attività formative di sensibilizzazione del proprio personale degli uffici postali, sempre in prima linea non solo nella prevenzione, ma spesso anche nel tempestivo intervento. Gli scenari in continua evoluzione ci spingono ad un costante aggiornamento, perché la conoscenza e la consapevolezza siano un argine per queste attività fraudolente».

La polizia postale

Gli incontri tra personale degli uffici postali siciliani e gli agenti della polizia postale proseguiranno nel corso dell’anno con ulteriori appuntamenti. «La polizia postale – ha aggiunto Di Piazza – crede fermamente nell’importanza del momento formativo ed informativo di tutta la cittadinanza che ha bisogno di far crescere e tenere sempre aggiornata la propria cultura digitale. Per questo, anche nel settore del contrasto alle truffe on-line, risulta essenziale la prevenzione ed il momento conoscitivo che si sostanzia nella condivisione e massima divulgazione delle tecniche che vengono utilizzate dai cyber truffatori, che risultano purtroppo in continua evoluzione grazie al costante sviluppo di nuove tecnologie informatiche».

Ecco i consigli per operare sul web in sicurezza

Poste Italiane e PostePay non chiedono mai i dati riservati (utenza, password, codici di sicurezza) in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna ragione. Se qualcuno, anche presentandosi come un operatore dell’azienda o inviando messaggi che sembrano provenire da essa, dovesse chiedere queste informazioni si tratta di un tentativo di frode. Non bisogna rispondere a e-mail, sms, telefonate o chat da call center in cui vengono chiesti i codici personali o segnalati fantomatici problemi di sicurezza con imminenti blocchi di operatività. Inoltre è necessario controllare l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verificare che il mittente sia conosciuto e identificato ed evitare  di scaricare gli allegati se l’e-mail si considera sospetta. Segnalare a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing, inoltrandole a antiphishing@posteitaliane.it., immediatamente dopo cestinarle e cancellarle definitivamente; digitare direttamente l’indirizzo internet https://www.poste.it/ nella barra del web browser per visitare il sito istituzionale. E infine utilizzare l’app Poste Italiane per usufruire del servizio gratuito di push notification ed essere informati in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il conto corrente e le carte di pagamento. In alternativa, attivare il servizio di notifica tramite sms sul telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e app.

leggi l'articolo completo