Confisca e sequestro di beni per un milione e 200 mila ai danni di Cosa nostra. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito due misure patrimoniali nei confronti del boss del mandamento di Porta Nuova, Girolamo Ciresi, e di Salvatore Fiorentino che avrebbe fatto parte della famiglia mafiosa di Tommaso Natale.
Per il primo, in seguito alla sentenza della Corte di appello pronunciata lo scorso giugno, è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo.
Ciresi, 76 anni, era stato arrestato nell’operazione Panta Rei perché coinvolto nelle estorsioni a imprese e negozi al Borgo Vecchio. Le indagini, condotte dalla Procura, hanno permesso di dimostrare che i beni del mafioso per un valore di 700 mila euro fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite. Da qui il provvedimento irrevocabile di confisca di un appartamento a Palermo, di una villetta e di un terreno a Carini, nonché di otto conti correnti.
Per Fiorentino, 42 anni, arrestato nell'operazione Bivio per aver fatto parte della famiglia di Tommaso Natale, è scattato un decreto di sequestro di circa 500 mila euro, emesso il 27 settembre dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo: i carabinieri hanno sequestrato un ufficio di 15 stanze in via Perpignano, un'auto e un conto corrente bancario.
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