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Ucciso da un killer a 11 anni, dopo 38 anni i genitori di Claudio Domino chiedono ancora giustizia

Sono trascorsi 38 anni dalla morte di Claudio Domino, il bambino di 11 anni ucciso da Cosa Nostra il 7 ottobre del 1986. «Dalla nostra bocca non è mai uscita la parola vendetta, ma giustizia». Graziella Accetta, madre di Claudio Domino, torna a chiederla per il proprio figlio, ucciso quando aveva solo 11 anni nel quartiere di san Lorenzo a Palermo. Un uomo a bordo di una moto gli sparò il 7 ottobre 1986 mirando alla testa e lo uccise sul colpo, mentre il bambino passeggiava con un amichetto. Cosa Nostra si dissociò ufficialmente da quell'omicidio, ma negli anni non è andata dissolta l’ipotesi che fa rientrare Claudio Domino tra i 109 bambini vittime innocenti di mafia.

«Fu uno dei delitti più atroci e ancora oggi insoluti», ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, intervenendo all’iniziativa in memoria di Claudio insieme alla deputata Roberta Schillaci. «Nessuna verità - ha aggiunto - è stata accertata e nessuna attività investigativa ha portato alla luce le ragioni di quell'omicidio. La sua uccisione ha provocato una reazione forte, segnando un momento drammatico per la città, nella cui memoria Claudio è rimasto ancora un bambino, 38 anni dopo. La commissione regionale Antimafia all’Ars, dopo aver audito i genitori di Claudio, proverà a riaccendere le luci su questo delitto, affinchè giustizia venga fatta. Il grido di verità portato avanti dai genitori è il nostro grido di verità».

«Un omicidio efferato, fra tanti altri - ha sottolineato Marco Intravaia, componente della Commissione Regionale Antimafia - che svela il vero volto dalla criminalità organizzata, senza onore e nemmeno pietà. La vicenda giudiziaria è tutta da chiarire e i familiari attendono ancora la verità. Tante vittorie sono state messe a segno dallo Stato negli ultimi anni, ma ancora c'è molto da combattere e tante risposte da dare alle famiglie delle vittime innocenti. La memoria è un valore da preservare affinché le nuove generazioni imparino ad apprezzare e vivere secondo i valori della legalità e della trasparenza».

«Una grande emozione - dice il consigliere e capogruppo di Forza Italia della settima circoscrizione, Ferdinando Cusimano - aver partecipato insieme al vicesindaco Giampiero Cannella alla commemorazione a Claudio Domino nella via a lui dedicata, nel quartiere San Lorenzo. Giornate come questa, con tanti giovani e bambini presenti, sono importanti. Ringrazio i genitori di Claudio, Graziella Accetta e Ninni Domino per questi anni di lotta alla ricerca di verità e giustizia. Ho espresso il mio ringraziamento agli insegnanti, che ogni giorno rappresentano un presidio di legalità. Ho detto ai ragazzi di rispettare le regole e di non cercare scorciatoie. Tutte le istituzioni devono creare le condizioni per una crescita sana, lontana dall’illegalità. Il 7 ottobre è il giorno della vita, il giorno della legalità».

Alla commemorazione erano presenti anche il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, la deputata del M5s Roberta Schillaci, componente della commissione Antimafia, Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Cassazione e Anna Maria Picozzi, procuratore aggiunto presso il tribunale di Palermo.

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