Palermo, l'incendio nel palazzo di via Alessi: danni ingenti in due appartamenti, all’ammezzato e al primo piano
Due appartamenti all’ammezzato e al primo piano seriamente danneggiati che potranno essere di nuovo utilizzati dopo un’importante opera di ristrutturazione. È il bilancio dell’incendio scoppiato venerdì sera a Palermo, nel grande condominio di via Giuseppe Alessi 44, tra via Sampolo e il ponte di via Autonomia Siciliana. Le operazioni di spegnimento delle fiamme, che fortunatamente non hanno provocato feriti, e di messa in sicurezza dello stabile sono andate avanti sino a tarda notte e numerosi residenti hanno atteso in strada che i vigili del fuoco completassero gli interventi prima di potere fare rientro a casa. Ad andare in fiamme, forse a causa di un corto circuito alla caldaia, è stato l’appartamento al primo piano del sacerdote Leonardo De Vita, di 80 anni, che aveva appena finito di celebrare messa nella chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice, di cui è vice parroco. Ha percorso a piedi le poche centinaia di metri che lo separano dalla sua abitazione, ha aperto la porta di casa e si è accorto delle fiamme che avevano già avvolto parte dell’appartamento. Così, è scappato e si è diretto all’esterno del palazzo. Nel frattempo sul posto sono giunte almeno sei squadre dei pompieri, le ambulanze, la polizia e i vigili urbani che hanno chiuso la strada nel tratto tra via Sampolo e via Salvatore Puglisi. I residenti, impauriti, si sono radunati sui marciapiedi di via Alessi. Il dentista Marco Griffo, che ha studio nell’edificio, racconta: «Ho aperto la porta e c’era il pianerottolo invaso dal fumo e dalle fiamme, un inferno di calore. Ha cominciato a entrare fuoco dentro lo studio. Ho preso la signora che stava per uscire e l’ho portata con me in balcone, salvandole la vita». Una donna racconta di essere stata avvisata da un vicino dell’incendio e di avere lasciato immediatamente l’abitazione, vista la situazione di pericolo. Grazie anche ai tempestivi soccorsi si è evitato che in via Alessi qualcuno restasse ferito o intossicato.