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Le indagini sul Bayesian: arrivano i video di bordo, ma dal mare affiorano anche pezzi del ponte

Il recupero del Bayesian, affondato di fronte al porto di Porticello il 19 agosto, potrebbe fornire risposte cruciali sulle cause dell’incidente che ha provocato la morte di sette persone, tra cui il magnate britannico della tecnologia Mike Lynch. Il veliero di lusso, lungo 56 metri e battente bandiera britannica, si è inabissato a circa 50 metri di profondità al culmine di una violenta tempesta che lo avrebbe investito in pieno. Le operazioni di recupero, affidate alla società britannica Revton di proprietà della vedova di Lynch, Angela Barcares, stanno andando avanti grazie all’intervento della Marina militare.

I sommozzatori e i palombari del corpo d’élite Comsubin hanno già recuperato una serie di apparecchiature di bordo, tra cui sistemi di videosorveglianza e materiale informatico, che saranno analizzati in laboratori specializzati per ricostruire gli ultimi minuti di vita della nave. I sub, per andare e restare in profondità, hanno utilizzato una camera iperbarica, su una nave della Marina: in questo modo hanno potuto ripetere le immersioni fino a 40 minuti. Ma gli investigatori stanno anche setacciando i resti del relitto, adagiato sul fondale marino sul lato destro, per recuperare ulteriori parti del ponte e altre componenti strutturali.

Le immagini subacquee catturate da un veicolo telecomandato della guardia costiera stanno contribuendo a elaborare un piano per il sollevamento del relitto, che sarà eseguito con l’ausilio di sonar e robot subacquei dall’azienda genovese Drafinsub, specializzata in operazioni subacquee complesse. La Procura di Termini Imerese, che indaga sul naufragio, ha dichiarato che tirare su lo yacht sarà essenziale per stabilire le dinamiche dell’inabissamento, un evento che ha lasciato perplessi gli esperti navali. Nonostante fosse dotato di tecnologie moderne e predisposto per affrontare condizioni difficili, il Bayesian avrebbe imbarcato acqua sprofondando di poppa, in verticale, per poi adagiarsi sul fondale. Circostanze che hanno sollevato numerosi interrogativi, soprattutto per il fatto che lo scafo ha resistito al forte vento per pochissimo tempo senza dare la possibilità all'equipaggio di mettere in sicurezza gli ospiti a bordo.

Tre membri dell’equipaggio - il capitano neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffiths che era di guardia in plancia la notte della tragedia - sono indagati per omicidio colposo e naufragio. I corpi del tycoon inglese Mike Lynch e della figlia diciottenne Hannah; del presidente della banca d’affari Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer e della moglie Judith Elizabeth; dell’avvocato statunitense Chris Morvillo e della moglie Neda, e del cuoco Recaldo Thomas, hanno lasciato la Sicilia a bordo di voli privati per raggiungere i Paesi d’origine in cui saranno celebrati i funerali nei prossimi giorni. Nel frattempo i medici dell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo condurranno ulteriori approfondimenti sui resti prelevati dai cadaveri per escludere qualsiasi incertezza tra il decesso per annegamento o per l’esaurimento dell’ossigeno in cabina.

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