Operatori dell’Amat ancora nel mirino: la scorsa notte, un gruppo di operai è stato minacciato a più riprese da un gruppo di ragazzi a bordo di alcune automobili. L’episodio è accaduto al Cep in via Filippo Paladini. Una via che suona familiare all’azienda e in particolare ai suoi dipendenti che, già lo scorso aprile, erano rimasti vittime del furto di uno dei furgoni che le maestranze della società partecipata usano per i lavori in notturna.
Questa volta, però, si è alzata l’asticella della violenza: mentre i quattro stavano ridisegnando le strisce pedonali - lo stesso compito dei colleghi che hanno subito il furto - si sono visti piombare addosso una prima automobile. Che con una furia inaudita e lanciata a folle velocità ha puntato il mini cantiere. Gli uomini dell’Amat hanno così rimesso a posto i coni e ripreso in mano gli attrezzi ma pochi minuti dopo ecco spuntare un secondo mezzo: il copione si ripete e il mezzo punta a velocità nuovamente coni e attrezzi. I lavoratori non demordono e ricominciano e tornano al proprio compito. Evidentemente fastidioso visto che a distanza di altri cinque minuti è arrivata una terza vettura che questa volta ha puntato dritto per dritto gli addetti alla segnaletica che, a quel punto, non hanno potuto far altro che caricare tutto sul camion e andare via.
I dipendenti hanno quindi fatto armi e bagagli e sono rientrati alla base ed hanno raccontato quei 15 minuti di follia. L’azienda sta raccogliendo le testimonianze e nei prossimi giorni sporgerà denuncia. Da una prima ricostruzione, nella zona dovrebbe trovarsi una piazza di spaccio e i pusher non avrebbero gradito la presenza dei lavoratori che avrebbero potuto impensierire i potenziali clienti. Ma tutto dovrà essere confermato dalle forze dell’ordine.
Il punto in cui gli operai sono stati aggrediti è lo stesso in cui la notte dello scorso 23 aprile tre operai hanno subito il furto del furgone, poi ritrovato il pomeriggio successivo in via Bronte.
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