Il naufragio del Bayesian, una testimone racconta: la festa a bordo ma già alle 21,30 c'erano lampi e tuoni
Continuano ad emergere fortissime perplessità sulla gestione delle fasi precedenti al naufragio da parte del comandante e dell’equipaggio del Bayesian. A partire dal fatto che non potevano non sapere che le condizioni del tempo stavano peggiorando velocemente. Oltre all’avviso della Protezione civile nazionale, che aveva segnalato nel suo bollettino «precipitazioni a carattere di rovescio o temporale», fenomeni accompagnati da piogge «di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento», ci sono diverse testimonianze che confermerebbero l’approssimarsi di una perturbazione nella zona di Porticello. Il cielo che, in serata, era limpido e sereno, improvvisamente si sarebbe riempito di nuvole nere come hanno dimostrato le foto inviate dalla lettrice Liliana Passafiume al 3358783600, il numero a disposizione dei lettori del Giornale di Sicilia, di Gds.it e ai telespettatori di Tgs per le segnalazioni su WhatsApp. Sono state scattate domenica 18 agosto, poche ore prima che si scatenasse il disastro che ha portato all’affondamento del mega-yacht del tycoon inglese Mike Lynch, morto con la figlia Hannah e altre cinque persone, rimaste intrappolate nell'imbarcazione che colava a picco. «Mi trovavo a Solunto - ha spiegato la signora Passafiume - e abbiamo notato questa meravigliosa barca a vela affiancata da un panfilo più piccolo. Era tutto acceso come se stessero facendo una festa a bordo. Saranno state circa le 21,30: in quel momento il mare era calmissimo ma in cielo c'erano già lampi e tuoni che sono aumentati d’intensità nelle due ore successive. E verso mezzanotte si è alzato pure il vento che stava diventando sempre più forte. Per noi era evidente che stava arrivando maltempo, non capisco proprio come dalla nave non si siano accorti di tutto quello che stava accadendo. Per questo siamo rimasti sconvolti quando abbiamo saputo della tragedia». E ieri sera si è svolto un momento di preghiera sul lungomare di Porticello in memoria delle sette vittime, con tutte le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di soccorso e recupero dei morti. A celebrare don Vincenzo Buscemi, il parroco della chiesa Madonna del Lume di Porticello e don Giovanni Pipia, parroco della basilica di Solunto, a Santa Flavia.