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A Porticello proseguono le ricerche dei dispersi, la guardia costiera: «Al momento nessuna traccia di inquinamento da idrocarburi»

I sommozzatori stanno valutando se è possibile entrare in sicurezza nel relitto

Continuano senza sosta, fin dalle prime ore di questa mattina, le operazioni di ricerca dei dispersi a seguito del naufragio dello yacht a vela Bayesian, avvenuto alle 4 di ieri, 19 agosto, al largo di Porticello. «Le operazioni di ricerca, condotte incessantemente per tutta la giornata di ieri e di oggi, proseguono - si legge in una nota della guardia costiera - con l’impiego di cinque motovedette della capitaneria di Palermo, Termini Imerese e Porticello, un elicottero della base aeromobili guardia costiera di Catania, i sommozzatori dei nuclei subacquei guardia costiera di Napoli e Messina - che hanno operato con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto (Rov - Remotely Operated Vehicle) - oltre a personale, unità navali e speleo sub dei vigili del fuoco, di un elicottero dell’Aeronautica militare e dei carabinieri, tutti sotto il coordinamento del 12° Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia costiera di Palermo».

Vanno quindi avanti senza sosta le ricerche dei 6 passeggeri tuttora dispersi, con i sommozzatori che stanno valutando la fattibilità per entrare in sicurezza nel relitto, operazione resa complicata dalla profondità e dalla posizione dello scafo adagiato sul fondale a circa 50 metri, a mezzo miglio dal porto di Porticello. «Al momento - conclude la nota - non risultano tracce di inquinamento da idrocarburi».

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