Il giardino della villa di Sferracavallo, borgata marinara di Palermo, era pronto per la festa di compleanno del piccolo Enrico. Ma un tragico destino ha strappato alla vita il bambino alla vigilia dei suoi tre anni, seminando dolore e lacrime nella famiglia di Giuseppe Fertitta, un informatore scientifico di 48 anni che con il fratello ha inventato diverse app per la salute delle mamme in gravidanza e per i nascituri.
Enrico ieri pomeriggio, 2 agosto, è annegato nella piscina della casa di villeggiatura di via Tritone 13 G, non lontano dal mare di Barcarello, una residenza accogliente dalle facciate bianche, tra le più belle della zona. La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio, intorno alle 15, quando, in base a una prima ricostruzione dei fatti compiuta dagli investigatori della polizia, i genitori di Enrico e il fratello di 8 anni stavano riposando. Il piccolo si sarebbe trovato a letto con il padre (ma l’indiscrezione dev’essere confermata dagli agenti): si sarebbe svegliato e alzato dal letto, raggiungendo la piscina. Dove si è tuffato. Il piccolo non è riuscito a restare a galla, ha bevuto e perso i sensi, restando ucciso in pochi minuti.
Poco dopo, il papà, che sarebbe stato svegliato dall’arrivo della ragazza che si occupa di tenere i bambini, si è messo alla ricerca di Enrico e lo ha trovato in piscina. In preda alla disperazione, si è gettato in acqua per recuperare il corpicino e tentare di rianimarlo, ma è stato tutto inutile. Il silenzio di Sferracavallo, nell’ora della siesta in questi giorni di caldo asfissiante, è stato spezzato dalle urla della mamma del piccolo, Chiara. Alcuni vicini, spaventati, hanno lanciato l’allarme ai soccorritori e in breve in via Tritone sono arrivati i poliziotti e le ambulanze del 118.
Agenti, medici e infermieri non hanno potuto fare altro, però, che constatare il decesso del bambino, che era già stato portato dal padre all’interno della abitazione: il suo cuore aveva già cessato di battere. Gli investigatori si sono messi al lavoro per ascoltare i genitori della vittima e ricostruire la drammatica vicenda in ogni dettaglio. È subito apparso chiaro che si sia trattato di un tragico incidente. In ogni caso, è stata tenuta informata la magistratura. I rilievi e gli accertamenti sono andati avanti sino al tardo pomeriggio e nella residenza sono giunti i familiari della coppia.
La casa delle vacanze dei Fertitta è piombata nella più profonda disperazione. I vicini di casa di via Tritone sono scesi in strada e con commozione hanno commentato la tristissima vicenda. Perché è quasi impossibile da accettare la fine di un bambino così piccolo. Qualcuno ha ricordato che nella villa bianca, ristrutturata con grande cura, spesso venivano organizzate feste per i bambini e per fare trascorrere loro ore spensierate e allegre. Una residenza pubblicizzata sul web che viene affittata anche per le vacanze.
La famiglia palermitana, che durante l’anno vive in città, è molto unita e amava anche i viaggi. Giuseppe Fertitta viene descritto come un grande lavoratore, un imprenditore capace e volitivo che nel suo percorso professionale si è occupato, assieme a uno dei fratelli, di applicazioni tecnologiche legate alla salute soprattutto nel campo della ginecologia. Un settore della Medicina nel quale Fertitta era molto conosciuto. Anche alcuni medici ieri si sono detti affranti per la scomparsa del piccolo Enrico, per il dramma toccato alla sua famiglia. Hanno ricordato il suo impegno e l’efficacia delle app, come «iMamma», creata da ObScience, società dei fratelli Fertitta, per permettere di tenere sotto controllo ogni aspetto della «dolce attesa», dal peso della gestante agli esami da fare, dalla dieta alla pressione arteriosa, fino al timer per le contrazioni. Un’invenzione alla quale ne era seguita un’altra per monitorare il benessere del bambino.
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