Una attivista di Extinction Rebellion, la palermitana Valentina Corona, 32 anni, funzionaria della Regione Emilia-Romagna, ha denunciato le forze dell'ordine alla Procura del capoluogo emiliano, affermando di avere subito abusi in questura in occasione delle manifestazioni del 9 luglio contro il G7 Scienza che si svolgeva a Bologna.
Lo annuncia il movimento in una nota e con una conferenza stampa. La palermitana era stata fermata nel corso della manifestazione, durante la quale gli attivisti avevano esposto uno striscione sulla Torre dell'Orologio. «Portate in Questura, 21 persone furono poste in stato di fermo per più di 7 ore, senza ricevere né cibo né acqua, per poi essere denunciate con capi d’accusa pretestuosi tra cui violenza privata e danneggiamento aggravato», afferma il movimento in una nota, ricordando le tre interrogazioni parlamentari sul caso.
Questo l'episodio oggetto della denuncia che riguarda Valentina Corona: «La donna venne fatta spogliare e piegare in un bagno sporco e nauseabondo della Questura sotto gli occhi dell’agente di polizia che la stava perquisendo», afferma il comunicato.
«Negli ultimi giorni, inoltre, sono stati notificati otto fogli di via a tutte le persone coinvolte non residenti a Bologna, costrette a lasciare Bologna nel giro di 48 ore, e un avviso orale indirizzato alla donna vittima degli abusi proprio questa mattina», rileva il movimento. Inoltre «alcuni fogli di via sono addirittura stati notificati, in maniera illegittima e in contrasto con la normativa, anche a persone che vivono, lavorano e studiano a Bologna».
uesturaNei giorni scorsi, di fronte alle contestazioni dell’organizzazione, la Questura avea replicato, affermando che «in riferimento agli atti di polizia giudiziaria espletati e alle modalità della loro esecuzione, rispettose delle procedure e delle norme, si dà atto che l’autorità giudiziaria è stata dettagliatamente informata».
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