Porta il saluto di Papa Francesco ai palermitani, cita don Pino Puglisi, ricorda il celebre discorso del cardinale Salvatore Pappalardo in occasione dell’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un invito ai politici e ai palermitani quello del cardinale Pietro Parolin, il segretario di Stato della Santa Sede, che ha presieduto oggi (15 luglio) il solenne Pontificale nella Cattedrale di Palermo in occasione della festa liturgica di Santa Rosalia. «Rosalia continua ad essere un esempio di fedeltà e coraggio per vivere in comunione con Cristo e per promuovere giustizia e legalità», ha detto Parolin in un passaggio della sua omelia, nella quale ha voluto ricordare i «martiri palermitani della giustizia e della fede come il beato Giuseppe Puglisi» e l’impegno della chiesa locale per scuotere dal torpore le coscienze così come fece nel 1982 durante i funerai del prefetto Dalla Chiesa l’allora arcivescovo, Salvatore Pappalardo. Alle 11 la folla si è tutta raccolta per il Pontificale del segretario di Stato, concelebrata dall’arcivescovo Corrado Lorefice e dai vescovi di Sicilia, con la partecipazione del sindaco, delle autorità, dei Capitoli Metropolitano e Palatino, del clero e del seminario arcivescovile. Ha animato la celebrazione il coro della Cattedrale, diretto da Mauro Visconti. Molti i momenti di fede ed emozione che hanno accompagnato la funzione religiosa. «Le reliquie di Santa Rosalia nel 1624 furono portate in processione per la città che fu così purificata e liberata da una grave epidemia di peste - ha proseguito Parolin -. Chiediamoci allora, cari fratelli e sorelle, qual è la peste che avvolge ancora la nostra città, che avvolge il mondo, un mondo che ha tanto bisogno di confronto con la verità e con l'esperienza di fede, quindi recuperiamo anche nelle celebrazioni del Festino un forte senso di sobrietà evangelica e di servizio che sono i veri valori incarnati da Rosalia. La città di Palermo ha perseguito la giustizia attraverso forme di testimonianza altissima, fino al sacrificio della vita. Qui ci sono i martiri della giustizia, tra i quali il caro don Giuseppe Puglisi». «La Chiesa di Palermo continui anche adesso ad essere attenta e sollecita nel favorire processi e percorsi atti a promuovere la cultura della giustizia e della legalità - ha sottolineato ancora il Segretario di Stato -, collaborando con le numerose associazioni che operano tra le maglie del tessuto urbano e che sono presenti sul territorio per aiutare la cittadinanza a superare una mentalità che può rischiare alle volte di essere in contrasto con la legalità». Parolin ha concluso: «Promuovere la cultura del dialogo e dell'intelligenza per rendere questa città vivibile, accogliente e bella. La terra senza cielo è fango, ma la terra con il cielo diventa giardino. Vinciamo la rassegnazione, facciamo ricorso alle nostre migliori risorse di mente e di cuore. Con collaborazione, disinteresse e generosità, si può rendere la città sicura, attenta nella cura delle nuove povertà, fedeli alla sua tradizione di comunità ospitale». Dalle 19 è prevista la solenne processione cittadina dell’urna contenente le reliquie di Santa Rosalia. Itinerario: via Vittorio Emanuele, Quattro Canti, (canto dell’inno di ringraziamento Te Deum – Coro della Cattedrale – e affidamento della Città alla Santuzza), piazza Marina (accoglie l’Urna il Coro delle voci bianche del Conservatorio di Musica A. Scarlatti diretto dal M° Antonio Sottile). Messaggio dell’Arcivescovo alla Città. Ritorno della processione per corso Vittorio Emanuele, Quattro Canti, via Maqueda, discesa dei Giovenchi, piazza S. Onofrio, via Panneria, piazza Monte di Pietà (sosta dinanzi alla prima edicola votiva dedicata alla Santuzza), via Judica, via Gioiamia, via M. Bonello e rientro in Cattedrale. E alle 23 lo spettacolo pirotecnico nel sagrato della Cattedrale.