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Palermo, detenuto all'Ucciardone attende da un anno per un intervento di catarratta: parte l'esposto

Il legale Salvino Caputo parla di «rimpallo di competenze» e che «serviva un'operazione urgente per scongiurare un imprevedibile attacco acuto di glaucoma per evitare danni irreversibili»

Salvino Caputo

Da un anno un detenuto nel carcere Di Bona, l’ex Ucciardone di Palermo, attende un intervento agli occhi. La denuncia è dell’avvocato difensore Salvino Caputo (nella foto) che ha presentato un esposto al magistrato di sorveglianza di Palermo e al direttore del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, perché adottino i provvedimenti urgenti a tutela della salute dell’anziano detenuto e accertino eventuali responsabilità. Il detenuto, che il prossimo 11 luglio compirà 72 anni, è affetto da una grave patologia agli occhi e in precedenza è stato sottoposto visite specialistiche nell’unità operativa di oculistica dell’azienda ospedaliera universitaria di Palermo, per la cura di una degenerazione maculare senile e quindi sottoposto a terapie mediche prima e successivamente a intervento chirurgico. È dal 28 agosto del 2023 in lista di attesa per intervento di cataratta.

Il legale parla di «rimpallo di competenze» e che «serviva un intervento di cataratta urgente per scongiurare un imprevedibile attacco acuto di glaucoma per evitare danni irreversibili», ma «nonostante la diagnosi è tutto bloccato».

«Considero gravemente irresponsabile - ha affermato Caputo - che un anziano con gravi patologie visive debba restare in attesa oltre un anno per un intervento agli occhi, per un problema di competenze tra ospedale e carceri. Per questo ho presentato un dettagliato esposto alle competenti autorità amministrative e giudiziarie, perché provvedano a far sottoporre l’anziano detenuto alle cure specialistiche e al contempo, venga avviata una indagine amministrativa interna che accerti responsabilità omissive».

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