Un incendio ə scoppiato questa mattina (4 luglio) intorno alle 8,30 all’interno dell’ecomostro in via Tiro a Segno, a Palermo. A bruciare dei frigoriferi per poter recuperare i pezzi di rame da rivendere. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco che nel giro di trenta minuti hanno domato e spento il rogo. Il fumo nero ha però invaso la zona, dove alcuni residenti e lavoratori lemantano da anni il problema diossina: a pochi metri dall’ecomostro, infatti, si trova il cantiere municipale, «quasi ogni giorno - raccontano - siamo costretti a respirare diossina e fumi. C’è sempre qualcosa che brucia, dai rifiuti ai mezzi e oggi i frigoriferi. Siamo stremati». È la seconda volta che accade in pochi giorni: esattamente una settimana fa all'interno della struttura era stato dato fuoco alla spazzatura. L'immobile era stato ripulito per essere abbattuto ma negli ultimi giorni era stato utilizzato ancora una volta come discarica. La struttura attende da circa quarant’anni di essere abbattuta, intanto però rimane a disposizione di incendiari e ladruncoli: all’interno si trovano pezzi di automobili e motociclette rubate. «Oggi si inaugura la seconda tranche del porto di Sant’Erasmo - dice Giuseppe Federico, presidente della Seconda Circoscrizione -, mentre a cento metri si vive nel degrado più assoluto. Ho chiesto immediatamente un incontro a tutti gli attori dell’amministrazione comunale coinvolti: così non si va più avanti e i cittadini non possono vivere ancora tra l’immondizia». L’amministrazione comunale si era impegnata ad abbattere l’edificio e intitolare la strada a Biagio Conte. Ad aprile del 2024, come annunciato dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta, era stato incaricato il responsabile unico del procedimento e la scelta era ricaduta su un ingegnere del Coime.