Ribaltando la sentenza di primo grado, la seconda sezione civile della Corte d’appello di Palermo ha condannato l’Azienda ospedaliera Civico a risarcire 1.185.100,46 di euro ad Abdul Wadud, padre del piccolo Arafat che alla nascita riportò fratture e danni neurologici permanenti per via di una serie di errori commessi, secondo i giudici, dai sanitari prima e durante il parto. Ad Arafat, che oggi ha 20 anni, è stata riconosciuta una invalidità del 75%. La vicenda risale al 2004.
Secondo la consulenza dei periti Renato Tona e Adalberto Murania acquisita in corte d’appello, ci sarebbero state una serie di negligenze da parte dei sanitari che gestirono tutte le fasi del travaglio e del parto di Mosammat Safa Khatun, originaria del Bangladesh, che il 9 dicembre del 2004 diede alla luce il piccolo Arafat. I giudici hanno condannato anche la società Amtrust Assicurazioni Spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, a rivalere l’Azienda ospedaliera per ogni somma pagata in forza della presente sentenza, nei limiti della franchigia contrattuale.
A sostenere le ragioni del genitore di Arafat sono stati gli avvocati Giancarlo Greco e Sara De Luca; per l’azienda Civico i legali Caterina Rizzotto e Francesco Palma.
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