Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Strage di Ustica, nasce una fondazione-museo per ricordare l'eccidio del 27 giugno 1980

L'iniziativa è stata voluta dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Bologna e dall'Associazione familiari delle vittime

Nasce la «Fondazione Museo per la memoria di Ustica» su iniziativa congiunta di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e altri fondatori promotori, a partire dall’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica. La Giunta regionale ha approvato il progetto di legge che definisce la partecipazione della Regione quale socio fondatore pubblico.

La Fondazione, di diritto privato e senza fini di lucro, prevede attività svolte principalmente nel territorio dell’Emilia-Romagna con lo scopo di diffondere e promuovere la memoria della strage di Ustica, in continuità con l’operato dell’Associazione. Tra gli obiettivi, la valorizzazione, promozione, adeguamento funzionale ed espositivo del Museo di Ustica, con le relative dotazioni e collezioni, anche attraverso attività di interesse generale a beneficio della collettività e progetti culturali, didattici, educativi e formativi sui temi legati alla memoria e alla strage.
Il contributo iniziale della Regione al patrimonio della Fondazione sarà di 25mila euro, cui seguiranno 125mila euro per il 2024, 150mila euro per il 2025 e altrettanti per il 2026.

Era il 27 giugno 1980 quando il DC-9 della compagnia Itavia scomparve dai radar. Partito dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna alle 20.08, due ore dopo l’orario previsto, non arrivò mai a destinazione, a Palermo. Precipitò nel mar Tirreno al largo dell’isola di Ustica, trascinando con sé 81 persone. Un abbattimento in tempo di pace, un atto di guerra - come attesterà la verità processuale nel 1999 - dopo che nei primi anni furono avanzate le più svariate ipotesi: un cedimento strutturale, un’improvvisa anomalia della pressurizzazione, una collisione in volo, una bomba a bordo.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia