La Festa diocesana della legalità ha accolto la reliquia del giudice Rosario Livatino, nel liceo Scientifico Felicia e Peppino Impastato, a Partinico. Circa 250 ragazzi che si sono riuniti nell’auditorium del liceo partinicese in un ascolto riflessivo di parole di giustizia tanto attese e desiderate. L’evento ha avuto inizio alle 11, quando sono state accolte le reliquie del Beato Rosario Livatino accompagnate dall’inno che ha sempre sostenuto i giovani alle Giornate Mondiali della Gioventù, Jesus Christ you are my life. Dopo il saluto di benvenuto della dirigente scolastica Lucia La Fata, i ragazzi hanno ascoltato il presidente diocesano di azione Cattolica Benedetto Caruso e il professore Giuseppe Savagnone, il magistrato Domenico Gozzo e il vice prefetto aggiunto Giuseppina Addelfio, il sindaco di Partinico Pietro Rao e la professoressa Santagati. La manifestazione è stata occasione per strutturare intorno alla figura del magistrato l’annuale riflessione sulla legalità che si svolge tra Partitico, Cinisi e Borgetto: il titolo, tratto dall’esperienza del giudice ragazzino, “Credibili nella Carità e nella Giustizia” ha coinvolto in primis gli studenti e gli insegnanti. I cui interventi sono stati molto apprezzati dall’arcivescovo di Monreale, monsignore Gualtiero Isacchi, che ha parlato di «spinta all’impegno coraggioso e generoso nel campo della società - ha detto - dove desiderano essere costruttori di giustizia e di pace, come cittadini, lavoratori, studenti, amministratori, contribuenti, consumatori, magistrati, sacerdoti, casalinghe, ecc. secondo carità e giustizia, e credibilità evangelica. Il disimpegno dalla politica, dall’impegno sociale, dal dovere del voto - ha proseguito monsignore Isacchi - è disimpegno dalla fede: è una fede che si arresta là dove iniziano i problemi, che si auto limita, che si coltiva solo in un ambito chiuso, che rinuncia a manifestare la sua forza in ambiti vitali fondamentali. La domanda che subito dopo nasce però è: in quale modo? Con quali criteri di comprensione e di azione, soprattutto nella complessità del mondo di oggi? Con quali valori di riferimento? E con quali autentiche motivazioni?». Nel pomeriggio, alle 16, la reliquia sarà portata nel Santuario diocesano della Beata Pina Suriano di Partinico, a cui è intitolata l’associazione diocesana di Azione cattolica, Alle 19.30 partirà, proprio dal Santuario della Beata di Partinico, la Marcia della legalità, «un atto di testimonianza pubblica con cui la Chiesa diocesana testimonia simbolicamente la scelta della carità come anima per la giustizia e la legalità da vivere nel nostro territorio», si legge in una nota dell’arcidiocesi. Alle 16,30 nella Chiesa Madre di Borgetto la riflessione sul tema della due giorni sarà approfondito da due docenti: Rocco Gumina e Giuseppe Verde.