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Stabili le condizioni dell'operaio sopravvissuto alla strage di Casteldaccia: «Paziente ancora fragile, prognosi riservata»

Il bollettino dei medici del Policlinico di Palermo, dove è ricoverato Domenico Viola. «Sta lottando per tornare a una vita autonoma da macchine e terapie»

Al reparto di Terapia intensiva del Policlinico di Palermo, diretto dal professore Antonino Giarratano, il paziente coinvolto nell’incidente sul lavoro a Casteldaccia continua il suo percorso di svezzamento dalla ventilazione controllata e si presenta stabile sotto il profilo della funzionalità degli altri parametri vitali e della funzione neurologica.

Per i medici l'operaio, Domenico Viola, è «a elevata fragilità e pertanto non è ancora possibile sciogliere la riserva sulla vita, soprattutto per la funzione respiratoria e il controllo delle infezioni».

Il direttore della Terapia intensiva e del Dipartimento Emergenza dell’Azienda ospedaliera universitaria, il professore Antonino Giarratano, precisa che sono stati «quattro i fattori determinanti se oggi il paziente, molto fragile, è ancora qui a lottare per tornare a una vita autonoma da macchine e terapie».

«Il primo - spiega - è che evidentemente la dose inalata è stata inferiore a quella probabilmente inspirata dagli altri operai, alle cui famiglie va la nostra vicinanza. Il secondo è nel livello di alta specializzazione del primo soccorso: merito dei Vigili del fuoco intervenuti e dell’equipaggio del 118 composto, e questo va sottolineato perché la competenza fa la differenza, da infermieri qualificati e in particolare da una dottoressa specialista in anestesia e rianimazione che lavora sempre presso il nostro dipartimento e che ha avuto la competenza per intubarlo ventilarlo e stabilizzarlo subito. Il terzo - prosegue Giarratano - è l’Area di emergenza e pronto soccorso con l’area di Diagnostica radiologica della nostra Aoup che hanno permesso subito una diagnosi anche del grave e inquinante quadro di inalazione polmonare. Il quarto sono i medici e gli infermieri e le alte tecnologie e l’elevata competenza e specializzazione della Terapia Intensiva dell’Aoup che hanno portato oggi a sperare. Nel ribadire - conclude Giarratano - la vicinanza e il dolore a chi invece non c’è più e ai loro familiari auspichiamo che il percorso di recupero continui e nessuna complicanza lo interrompa».
Il Commissaro starordinario del Policlinico, Maria Grazia Furnari esprime il suo sostegno e vicinanza al paziente e ai suoi familiari e al personale dell’AOUP: «Gli incidenti sul lavoro - afferma - sono tragedie devastanti. Desidero far pervenire tutto il mio sostegno in questo momento così difficile al paziente e ai suoi cari e a tutte le famiglie colpite da questo drammatico lutto. Ai medici e agli operatori sanitari che stanno curando il paziente, - continua la manager dell’Azienda ospedaliera universitaria - vorrei esprimere la mia profonda gratitudine per il loro impegno, la loro dedizione e la loro professionalità. Il loro lavoro è fondamentale e prezioso, e sono sicura che stanno facendo il possibile per garantire le migliori cure possibili». (ANSA).

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