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«Intossicazione da gas o cedimento strutturale», le ipotesi sulle cause della strage a Casteldaccia

Sul luogo in cui sono morti cinque operai è arrivato anche il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio

Palermo Strage ad Altavilla Milicia,conferenza stampa del procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio..Ph.Alessandro Fucarini.

Le indagini sulla strage sul lavoro a Casteldaccia sono soltanto alle primissime battute, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa possa essere accaduto agli operai che stavano lavorando alla rete fognaria. Sarebbero due le ipotesi sulle cause che avrebbero provocato l'incidente che è costato la vita a cinque di loro: l'inalazione di gas o un cedimento strutturale. A dirlo è il segretario della Cgil siciliana, Alfio Mannino, appena arrivato a Casteldaccia.

Sul posto si trova anche il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. Gli esami sull'operaio che si trova attualmente ricoverato in ospedale potrebbero fornire importanti elementi sulle cause dell'incidente che per i suoi colleghi si è rivelato fatale.

«Non è ancora chiaro per quale motivo gli operai fossero dentro la vasca», spiega Antonio Bertucci dei vigili del fuoco. Si tratta di un impianto di sollevamento di acqua reflue dell'Amap, che si occupa della rete fognaria. Quando si tratta di acque reflue diversi elementi possono provocare un'intossicazione, dal metano all'idrogeno solforato».

Secondo la Cgil, che sta cercando di capire la dinamica della strage di Casteldaccia, due lavoratori interinali, impegnati nei lavori della rete fognaria, sarebbero scesi sotto il manto stradale perché dalla superficie non riuscivano a intervenire sul tombino. Altri tre operai edili erano sopra quando avrebbe ceduto il solaio. La dinamica è al vaglio degli investigatori.

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