Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Idrogeno solforato: il gas killer che potrebbe aver causato la strage di Casteldaccia

La presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei fisici e dei chimici Nausicaa Orlandi: «Non è un gas imprevedibile o sconosciuto»

«Perché si possa porre un freno a questa costante tragedia è necessario un cambiamento culturale: non sappiamo cosa sia successo di preciso a Palermo in questa ennesima tragedia, le indagini e gli esperti lo chiariranno, ma intanto cinque esseri umani oggi hanno perso la vita», e ciò «pare sia dovuto alla presenza di idrogeno solforato, un gas per il quale esiste ampia bibliografia e documentazione che ne esprimono la pericolosità e la tossicità, non si sta parlando di un gas sconosciuto, o imprevedibile». Ad affermarlo la presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei fisici e dei chimici Nausicaa Orlandi sull’incidente di Casteldaccia, esprimendo «cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime di questa ennesima ed inaccettabile tragedia sul lavoro».ù

«La Federazione - prosegue - in più occasioni ha fatto presente al governo della necessità di qualificare chi possa effettuare valutazioni di rischio di esposizione ad agenti chimici nei luoghi di vita e di lavoro, proprio per tutelare il lavoratore e la collettività da rischi di morte, infortunio, malattia professionale, esplosione» ed è «importante conoscere le dinamiche degli agenti chimici e delle reazioni che possono avvenire per evitare di segnare la vita delle persone e delle loro famiglie. Agenti chimici, agenti cancerogeni e mutageni, agenti tossici per la riproduzione meritano un’attenzione particolare, perché la vita è un bene inestimabile e va tutelata, e per fare questo serve necessariamente la competenza», sottolinea ancora. Pertanto, si «auspica caldamente che il Legislatore, di fronte all’ennesima tragedia prenda in seria considerazione la necessità di richiamare il mondo industriale ad affidarsi a professionisti chimici per valutare la salubrità dei luoghi di lavoro, degli spazi confinati, o sospetti di inquinamento prima che in essi accedano operatori a qualunque titolo», chiosa Orlandi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia