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L'omicidio-suicidio a Palermo: Delia raggiunto da quattro colpi di pistola, per la moglie un solo foro in testa

L'autopsia è in programma la settimana prossima al Policlinico

Quattro fori di proiettile nel corpo di Pietro Delia, al torace e al braccio, due su quello di Laura Lupo, con un solo foro in testa e uno sul collo. Sono queste le prime indicazioni del medico legale sui cadaveri di marito e moglie, trovati morti in via Notarbartolo, a Palermo, questa mattina dopo l'allarme della figlia, che non aveva più loro notizie.

I vigili del fuoco, aprendo la porta, hanno trovato i corpi dei due coniugi: lui si chiamava Pietro Delia, commercialista e collaboratore di una banca, aveva 66 anni; lei Laura Lupo, agente della polizia municipale di 62 anni. Tutto lascia supporre che si tratti di un omicidio-suicidio.

Non ci sono, infatti, segni di effrazione su porte e finestre, nemmeno altri segnali che qualcuno possa essere entrato dall'esterno e che potesse simulare un caso omicidio-suicidio. Altre risposte arriveranno con i risultati dell'autopsia, che avverrà la settimana prossima, disposta dalla Procura su entrambe le salme, che sono stata trasferite nell'istituto di medicina legale del Policlinico.

Le indagini sono condotte dai carabinieri che stanno eseguendo i rilievi. Sono intervenuti gli uomini della stazione Crispi e della compagnia carabinieri San Lorenzo, guidata dal capitano Simone Calabrò. L'abitazione si trova nel condominio al numero civico 49 di via Emanuele Notarbartolo, accanto a piazza Matteo Maria Boiardo, dove ci sono la stazione Notarbartolo e il capolinea del tram. L'Albero Falcone, davanti allo stabile in cui viveva il giudice, si trova tre isolati dopo.

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