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L'incidente in via Messina Marine a Palermo, il giovane investito viaggiava su una bici: è in prognosi riservata

S.A, venticinque anni, è stato travolto da un automobilista poco prima dell'incrocio con la via Laudicina. Indaga la polizia municipale

Stava percorrendo la via Messina Marine a bordo di una bicicletta, ma un'auto lo ha travolto ed è finito violentemente per terra. Il giovane finito in ospedale a Palermo ieri, domenica 1 maggio, è stato investito da una Smart ed è ricoverato con la prognosi riservata al Civico. Era inizialmente stato trasportato al Buccheri La Ferla, ma le sue condizioni hanno reso necessario l'immediato trasferimento.

Il ciclista, S.A, è un ragazzo di venticinque anni ligure, ma che abita da tempo a Palermo: ha riportato traumi agli arti, al torace e alla testa ed è sotto stretta osservazione in Rianimazione. L'impatto, avvenuto a poca distanza dalla via Laudicina (la strada che conduce al cento commerciale Forum di Brancaccio), si è infatti rivelato violentissimo. In base a quanto è stato ricostruito dagli agenti dell'Infortunistica della polizia municipale che sul posto hanno effettuato i rilievi, il giovane e il conducente ventinovenne di una Smart, stavano percorrendo il tratto di strada nella stessa direzione.

Per cause ancora da accertare si sono scontrati e il ciclista è stato sbalzato dalla sella, finendo sull'asfalto e battendo la testa. Quando è stato lanciato l'allarme sono arrivati i sanitari del 118 che hanno soccorso il giovane, trovato ferito per terra. È stato trasportato in ospedale con codice rosso, ma non era stato subito identificato perché non aveva addosso i propri documenti. A contattare il numero di emergenza è stato proprio l'automobilista, che dopo essersi reso conto di quanto accaduto, si è fermato per chiedere aiuto: è stato ascoltato dagli agenti che stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica per stabilire le responsabilità.

I residenti, nel frattempo, puntano il dito contro quel tratto di strada, dove l'illuminazione viene considerata scarsa. Chi abita nella zona ritiene pericolosa l'area: «Buio pesto appena tramonta il sole, anche attraversare diventa un rischio enorme e le auto sfrecciano non rispettando i limiti di velocità».

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