I camioncini della Rap girano per la città per recuperare gli itinerari del primo maggio, ma alcuni quartieri rimangono sporchi. La Tari aumenta ma i rifiuti non sembrano diminuire e chi cammina a piedi è costretti a scavalcare cumuli di immondizia.
Così, nel quartiere della Noce, lungo l’omonima via all’incrocio con via dei Crociferi, una signora è costretta a camminare radente le mura di un palazzo per evitare i rifiuti che hanno invaso il marciapiede. A Borgo Nuovo, mentre davanti le scuole non vi è ombra di un sacchetto, le mini discariche si nascondono nelle vie più interne.
In via Comiso due postazioni, di cui sono rimasti soltanto gli scheletri dopo vari episodi di roghi, ospitano cumuli di sacchetti e ingombranti che riposano su un letto di cenere, un tempo rifiuti poi dati alle fiamme. Il su e giù dei mezzi di piazzetta Cairoli è incessante, ma le zone servite dalla raccolta differenziata rimangono con i bidoni pieni e i sacchi per strada. Così in alcuni tratti di via Cusmano, e in zona via Malaspina: «Non sono venuti a raccogliere - racconta un residente - speriamo non si accumuli altro e di non tornare indietro di qualche mese».
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