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Per i roghi non raggiunsero la sede d'esame a Enna, il Tar accoglie il ricorso di 4 palermitani

Il 25 luglio dell’anno scorso 4 candidati non riuscirono a mettersi in viaggio per raggiungere l’università Kore

A causa degli incendi che stavano devastando Palermo e le zone limitrofe con le amministrazioni che invitavano i cittadini a evitare gli spostamenti per ragioni di sicurezza, il 25 luglio dell’anno scorso 4 persone non riuscirono a raggiungere l’università Kore a Enna per svolgere la prova del corso di formazione sul tirocinio formativo attivo. I candidati parteciparono poi alle prove suppletive, ma ora il collegio del Tar di Catania, accogliendo il loro ricorso, attraverso l’avvocato Ubaldo Musarra, ha stabilito che «nel contesto di una emergenza climatica di natura eccezionale, che ha costretto le autorità a imporre ai cittadini territorialmente coinvolti imprevedibili limitazioni della propria libertà di movimento al fine di preservarne la salute e la sicurezza, consentire ai ricorrenti l’accesso alla prova scritta suppletiva, peraltro già programmata per altri candidati concorrenti, non costituisse violazione della par condicio tra tutti i candidati, ma, al contrario, risultasse finalizzato a ripristinare una condizione di eguaglianza e parità di trattamento nei confronti dei partecipanti alla procedura».

«Non soltanto i ricorrenti potranno concludere con serenità il proprio percorso accademico - dice l’avvocato Musarra - ma avranno la possibilità di spendere immediatamente il diploma specializzante inserendolo nella domanda di partecipazione alle future graduatorie provinciali di supplenza per il biennio 2024-2026 il cui bando è ormai in dirittura d’arrivo. Questa sentenza è da considerarsi fondamentale perché garantirà ai miei assistiti un ingresso immediato nel mondo del lavoro».

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