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Motore superveloce e tecnologia al top: come funzionano i nuovi contenitori mangia plastica di Palermo

I nuovi bidoni potranno contenere fino a 2500 pezzi, cui si possono aggiungere altri 250 di materiale non riconosciuto (scarti) schiacciato

Una velocità di ciclo di compattazione di due secondi grazie ad un motore all’avanguardia, lettore di tessera sanitaria, controllo remoto dello stato di funzionamento e connessione wifi. Sono alcuni dei dati dei nuovi contenitori mangia plastica che introdurrà a breve Rap.

I nuovi bidoni potranno contenere fino a 2500 pezzi, cui si possono aggiungere altri 250 di materiale non riconosciuto (scarti) schiacciato: sono stati finanziati da Corepla e già una decina sono prossimi alla collocazione. Tra le prime aree individuate via Filippo Pecoraino in prossimità del centro commerciale Forum; via Santo Filippo; via Carmelo Raiti; via Nina Siciliana all’incrocio con via degli Emiri; nel terminal bus di piazzale Giotto; nel centro commerciale del Conca d’Oro; via Mongibello; piazzale De Gasperi; viale Campania e piazzale due Palme lato via Roma.

Per gli utenti saranno previste delle forme premianti «non collegate però alla Tari», fanno sapere dall’azienda dei rifiuti del capoluogo. La struttura dei nuovi contenitori, che sarà ancorata a terra, è composta da panelli di lamiera zincata pressopiegata e la copertura è invece dotata di pannelli coibentati di 4 centimetri.

La copertura contiene una grondaia per il deflusso delle acque piovane. Tre modelli, poco meno capienti (circa 2000 pezzi), sono già presenti nei Centri comunali di raccolta di piazzale John Lennon, via Ernesto Basile e viale dei Picciotti. In fase di attivazione in via Nicoletti. Obiettivo, attivare la raccolta selettiva dei contenitori e delle bottiglie in PET per uso alimentare, nell’ambito dell’attività di recupero e riciclo degli imballaggi in plastica. Il sistema compattante ecologico dei rifiuti riduce fino al 90% il volume iniziale ed è in grado di identificare e quantificare in maniera puntuale tutto il conferito, riducendone il volume in modo da dilazionare le operazioni di ritiro e ottimizzando i costi.

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