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Cefalù, in terapia intensiva il padre che si è tuffato in mare per salvare la figlia

La ragazzina rischiava di annegare, ora è fuori pericolo. A intervenire in loro aiuto sono stati un turista e un agente della polizia municipale

L'ospedale Giglio di Cefalù

È ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Giglio di Cefalù il turista svizzero di 48 anni che ieri si è lanciato in mare per salvare la figlia di 11 anni che stava rischiando di annegare. Insieme all’uomo sono intervenuti anche un altro turista e un agente della polizia municipale. Sono stati loro a portare padre e figlia a riva. Le condizioni della bimba non sono gravi anche se è stata trasportata all’ospedale pediatrico di Palermo. Più serie le condizioni del padre. Sono stati i medici del Giglio a stabilizzare l’uomo arrivato in arrestato cardiaco. La prognosi è riservata.

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