Le strade malconce e i marciapiedi di Palermo colpiscono ancora. Piazza Sant’Oliva, a due passi da piazza Castelnuovo, sembra una giungla: le chiome degli alberi svettano e coprono i palazzi circostanti, le radici contribuiscono a sgretolare i marciapiedi e le strade, che diventano trappole per automobilisti e pedoni. Come l'anziano turista americano, al suo ultimo giorno di vacanza a Palermo, inciampato su un marciapiede della piazza e caduto a terra, procurandosi la rottura dello zigomo e una copiosa perdita di sangue dal volto. In frantumi anche una lente degli occhiali che portava indosso.
I disagi legati alla vegetazione poco curata è stata più volte segnalata da chi vive e lavora nella zona. Un argomento che adesso torna d'attualità. «Qui siamo in una delle zone clou - sottolinea Maurizio Consiglio, titolare di uno dei ristoranti della piazza - dove i turisti passeggiano ogni giorno e siamo in totale abbandono. Se non fosse per gli esercizi commerciali che sorgono qui in giro sarebbe un’area del tutto abbandonata: la sera siamo al buio a causa della scarsa illuminazione, poi, per l’appunto, i marciapiedi non sono curati. Le radici ormai hanno sollevato tutta la pavimentazione circostante. Anzi quest’anno abbiamo avuto la potatura degli alberi, che chiedevamo da anni. Mi dispiace - prosegue - perché poi i turisti si portano queste cartoline a casa. Basterebbe un po’ di attenzione da parte di chi ci governa ma anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte. Capita spesso - prosegue - che troviamo materassi abbandonati nelle aiuole ad esempio, e questo non credo sia colpa del politico di turno o del sindaco».
Sullo stato delle strade della zona è intervenuto anche un residente: «Capisco che non siamo in via Libertà, per quanto anche la stessa strada principale della città non sia messa bene, ma siamo comunque a due passi da piazza Politeama. Questa amministrazione - continua - ci tiene solo a farsi bella per i turisti e fallisce pure in quello. E non è solo il marciapiede, qua l’illuminazione non viene toccata da anni».
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