Vandali e furti nel centro storico di Palermo, lo sfogo di un residente: «L'unica soluzione sembra andare via»
«La zona ormai è invivibile. Cosa dobbiamo fare, scappare dal centro storico?». Ignazio Cassata (nella foto), residente in via Maqueda a Palermo e proprietario della Jeep danneggiata nei giorni scorsi in via Fiume, sfoga tutte le paure accumulate in questi ultimi mesi. Il tratto di via Maqueda, dai Quattro Canti alla Stazione, è ormai in mano a tossicodipendenti e spacciatori, che sembrano avere preso il possesso: gli episodi di criminalità aumentano ogni giorno che passa e a farne le spese sono soprattutto gli abitanti della zona, ormai in balìa del traffico di stupefacenti e dei continui atti di vandalismo a danni delle automobili parcheggiate tra la via Fiume, via Pavia e via Trieste. «Le forze dell’ordine ci hanno abbandonato - attacca Cassata -, allora dobbiamo provvedere pagando la vigilanza privata? La sera neanche si può uscire: io sono costretto ad accompagnare mia figlia almeno fino ai Quattro Canti. Passeggiando si incontra di tutto: tossicodipendenti, spacciatori, che non sono soltanto extracomunitari ma anche palermitani. Poche sere fa un gruppo di sette ragazzini ha accerchiato mia figlia: io posso mai discutere con dei bambini?». Un grido d’allarme forte e chiaro rivolto alle istituzioni. I residenti sono ormai psicologicamente in ginocchio e anche da un punto di vista economico i continui furti e danni alle vetture pesano sulle tasche dei cittadini. «Io ieri sono stato costretto a pagare 160 euro per il finestrino nuovo - racconta - che pesano perché ogni giorno mi alzo alle quattro del mattino per andare a lavorare. Mia moglie è scoppiata in un pianto di paura: non possiamo andare avanti così, dobbiamo andare via dal quartiere dove siamo nati e cresciuti?».