Palermo

Sabato 18 Maggio 2024

«Barreca drogato», c'è una nuova pista per la strage di Altavilla

Gli investigatori dei Ris hanno portato via alcuni avanzi di cibo trovati nella villetta di Altavilla Milicia dove sono stati uccisi Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni al culmine di un rito che avrebbe dovuto liberarli da una fantomatica possessione demoniaca. Il sospetto è che Giovanni Barreca possa essere stato drogato con qualche sostanza da Sabrina Fina e Massimo Carandente per indurlo a commettere gli omicidi. Era stato lui stesso a puntare il dito contro gli ex amici facendo intendere di essere stato stordito e manipolato: aveva confessato di averli accompagnati alla stazione ferroviaria dopo la carneficina e poi avrebbe telefonato ai carabinieri per consegnarsi. «Non ero in me, ero come imbambolato. Sabrina e Massimo mi hanno fatto bere qualcosa», è stata l’ammissione fatta al suo avvocato Giancarlo Barracato - che stamattina incontrerà di nuovo il suo assistito - e ai due consulenti della difesa, lo psichiatra Alberto Caputo e la criminologa Roberta Bruzzone, che lo hanno potuto ascoltare nei giorni scorsi al carcere dei Pagliarelli. A cancellare questi dubbi saranno gli esami di laboratorio che dovranno essere eseguiti sul materiale organico: in caso di esito positivo, le indagini potrebbero prendere una direzione decisiva. Ma i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche di Messina hanno sequestrato nella casa di Sferracavallo dei «fratelli di Dio» anche una serie di bigliettini con le password di email e di profili social, appartenuti a Carandente, alcuni biglietti del treno e una scheda di memoria, definiti particolarmente interessanti perché potrebbero fare luce su altri aspetti oscuri della vicenda. Dai «pizzini», dove sono annotati i dati per accedere ad alcune caselle di gmail e agli account Facebook e Instagram, potrebbe essere possibile risalire ai contatti dell’uomo per stabilire se siano state coinvolte altre persone nelle fasi precedenti e successive alla strage. I biglietti del treno, invece, potrebbero fornire ulteriori riscontri sulla cosiddetta versione alternativa sostenuta dalla coppia: si tratta di dettagli importanti che andranno verificati assieme alla scheda Sd in cui potrebbero esserci immagini che adesso gli esperti dovranno analizzare con attenzione. Fina e Carandente giurano di non essere stati presenti nel momento in cui sono morti Antonella e i figli, ammettono di aver frequentato la villetta di Altavilla Milicia ma di non essere responsabili dei delitti: Sabrina ha chiesto più volte di essere interrogata dai magistrati della Procura di Termini Imerese mentre il compagno finora non è riuscito a parlare telefonicamente con l’avvocato Marco Rocca che ha così deciso di nominare un sostituto processuale che lo possa incontrare in un colloquio diretto. In ogni caso i quattro arrestati, compresa la figlia minorenne di Barreca che dovrà chiarire il suo ruolo su quanto è accaduto, dovrebbero essere sentiti solo dopo che verranno ultimate le verifiche sui cellulari e sulle celle telefoniche, sui risultati delle autopsie e sugli accertamenti eseguiti dai Ris. La lista degli oggetti, contenuta nel decreto di sequestro, è lunga e articolata: ci sono anche un sacchetto con alcune macchie di sangue rinvenuto nel giardino e altri reperti - vicino al punto in cui Barreca avrebbe seppellito la moglie dopo averla bruciata - come brandelli di vestiti e altri accessori che probabilmente indossava la donna, oltre alle cose recuperate all’interno dell’abitazione degli orrori, specialmente nel soggiorno e nella stanza della figlia diciassettenne di Barreca.

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