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L’aggressione omofoba a Palermo: ecco chi sono gli indagati

«Se chiami la polizia ti sparo»: così le minacce del branco alle vittime. Il gip parla di «rabbioso assalto» e «spregio per le regole della convivenza civile»

Il gip Ermelinda Marfia ha disposto i domiciliari per Ivan Viglia, 19 anni, Enrico Alex Massei e Gabriele Marsiglia, entrambi diciottenni. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e obbligo di dimora a Palermo per Joseph Lucera, 21 anni.

Sarebbero i responsabili dell’aggressione omofoba avvenuta il 20 gennaio di quest’anno ai danni di un gruppo di amici che dopo avere trascorso la serata in un ristorante a Palermo stavano chiacchierando in via Ruggero Settimo.
Prima le percosse poi le frasi offensive si sarebbe aggiunta la minaccia: «Se chiamate la polizia vi sparo in bocca». Il gip parla di «rabbioso assalto» e «spregio per le regole della convivenza civile».

Qualche ora dopo l’aggressione avrebbero commesso una rapina ai danni di un extracomunitario che gestisce un piccolo market. Volevano comprare una bottiglia di amaro. Il titolare chiese di mostrare i documenti per controllare la loro età.
«Pagati 15 euro altrimenti ti sparo in bocca», fu la prima risposta. La seconda sarebbe stata ancora più minacciosa: «Ridammi i 20 euro, non ti pago, se non mi dai i 20 euro ti sparo», dissero prima di fuggire via senza pagare.

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